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NIKI APRILE GATTI, L’INTERVISTA DI BEPPE GRILLO E….NIKI NON C’E’ PIU’…

Dopo pochi giorni dall’apertura del mio Blog, venni contattata dallo staff di Beppe Grillo … vennero e mi fecero questo video…..

Questa testimonianza di una madre che ha perso suo figlio è forse la più agghiacciante che il blog abbia mai pubblicato.
Ascolto le sue parole e non ci credo.
Un ragazzo incensurato, arrestato, tradotto in un carcere di massima sicurezza con l’impossibilità di parlargli, di contattarlo. Tre giorni dopo muore. Si è suicidato, secondo le fonti ufficiali.
Non penso che possa succedere in uno Stato che si dice democratico. Vorrei ascoltare il pm, chi ha convalidato l’arresto, il direttore del carcere, l’avvocato. Voglio ancora credere in un tragico errore.

Testo:
“Mio figlio è stato arrestato il 19 giugno 2008 a Cattolica. E da quel giorno io non l’ho più né potuto vedere né sentire e mi è stato arrestato e poi quando l’ho potuto rivedere non lo auguro a nessuna mamma, come l’ho rivisto! Mio figlio era stato arrestato perun’ipotesi di reato era in custodia cautelare. lo dice il nome stesso, custodia! Mio figlio me lo dovevano ridare in piedi, così come l’avevano prelevato. Invece da appena arrestato tutto si è complicato, nulla è più stato normale, mi è stato detto che era stato arrestato e tratto nel carcere di Rimini e solo al giorno dopo spostato al carcere di Sollicciano (FI) perché doveva essere interrogato dai magistrati. Primo passo non vero: mio figlio non è mai stato a Rimini. Mio figlio è stato arrestato e il suo primo ingresso in carcere l’ha fatto soltanto a Sollicciano, alle 19:45, arrestato a Cattolica, chiamato dalla madre del titolare dell’azienda per la quale cui mio figlio lavorava perché era stato arrestato suo figlio la sera prima. Quindi gli aveva chiesto se per favore andava dall’avvocato per vedere cos’era successo.
Mio figlio, in perfetta buona fede, senza tentare di fuggire ma andando direttamente da questo avvocato a Cattolica, quand’è sceso ed è uscito dalla porta è stato arrestato. Da quel momento non ha avuto più contatti con la famiglia. Nel verbale d’ingresso al carcere di Sollicciano si legge che il ragazzo dichiara di avere l’avvocato, di aver fatto la telefonata alla famiglia, ma io non ho ricevuto nessuna telefonata da Sollicciano, e si dichiara che per qualunque evenienza o necessità si doveva avvisare la mamma. Cioè me. Perché io non sono stata avvisata? Io sono venuta a saperlo solamente il giorno dopo. Mi è stato detto che era stato trasferito. Va bene, cominciano le telefonate per farmi pressione per cercare di farmi cambiare avvocato. Ho cercato di sapere chi era l’avvocato dell’azienda, per vedere che cosa stesse succedendo, perché su di me in quel momento è crollato il mondo addosso! Mi sfuggiva tutto. Allora ho telefonato all’avvocato aziendale Marcolini, il quale mi aveva detto che Niki era stato arrestato ma nemmeno lui sapeva niente. Era necessario aspettare l’interrogatorio per sapere di che cosa fosse accusato. Io volevo salire a San Marino poiché io vivo ad Avezzano, ma l’avvocato mi ha detto: “No signora, tanto non lo può vedere non ci può nemmeno parlare perché ci sono tre giorni di isolamento”. Quindi soltanto lunedì mattina quando sarà interrogato, sapremo di cosa è accusato. Nel frattempo si facevano pressioni per il cambio dell’avvocato, io ho insistito dicendo “Perché?” Quindi la domenica non ce la facevo più, salgo allo studio di questo avvocato, parliamo e gli ventilo il fatto che forse era stato inviato a Niki un telegramma nel quale lo si invitava a cambiare avvocato. Marcolini mi ha detto di non preoccuparmi perché ai detenuti in isolamento non vengono recapitati nemmeno i telegrammi. Perché invece il telegramma gli è stato dato? Telegramma che io ho potuto vedere soltanto pochi giorni fa (novembre 2008 n.d.r.) su cui c’è scritto: “Devi nominare l’avvocato tal..” Devi! Era un ordine. Ebbene mio figlio durante quei tre giorni ha cambiato avvocato, nominando quello indicato sul telegramma. Marcolini nel frattempo era stato ricusato.
Durante l’interrogatorio scende questo nuovo avvocato e mi dice che Niki in quel momento si doveva avvalere della facoltà di non rispondere come hanno fatto gli altri, però sta parlando. Gli avvocati che avevo portato io se ne vanno, io resto lì fuori ad aspettare, dopo un po’ vedo il blindato della polizia che si muove per andare a riprendere mio figlio, e io ho rincorso il blindato. Lo volevo vedere mio figlio, noi ci capivamo anche solo con lo sguardo, gli volevo dire Niki non ti preoccupare io sto qua. Ma loro dal blindato mi hanno allontanato con una violenza inutile. Mi dicevano: “S’allontani sennoarrestiamo pure lei, deve stare ad almeno venti metri di distanza dal blindato” ho visto uscire mio figlio, lui si è girato verso di me e loro gli hanno girato la testa dall’altro lato. Chi avevano arrestato? Un ragazzo di 26 anni incensurato! Non aveva mai avuto problemi con la giustizia. Mai! Era la prima volta! Che succedeva di male se mi guardava? E’ stato l’ultimo sguardo che abbiamo avuto. Dopo di ché ho aspettato questo nuovo avvocato, era una donna, e le ho detto: “Ma che ha detto Niki? Che è successo?” Lei mi ha risposto: “Niki ha voluto parlare dicendo, io voglio collaborare perché da qui io voglio uscire. Quindi io l’ho lasciato parlare. Io le ho chiesto come stanno le cose? Lei mi ha risposto: “signora io devo studiare il caso ho avuto l’incarico soltanto l’altro giorno…” esattamente quello che mi avevano anticipato gli avvocati aziendali con i quali avevo parlato io. Chiaramente lei non poteva sapere… Io poi avevo anche dei panni da portare nel carcere, chiaramente Niki non aveva con sé niente. Io ho di nuovo pregato l’avvocatessa e le ho detto: “veda se riesco a parlargli un solo minuto, anche davanti a voi, a me non importa ho anche i panni”. L’avvocato si attiva ma in realtà vengo a sapere che anche per i panni servono 48 ore. In un supercarcere. Perché la mia domanda è: perché mio figlio è stato portato in un supercarcere? Primo ingresso, un ragazzo incensurato. Mio figlio non si sarebbe suicidato e meno che mai senza lasciarmi niente di scritto. Qui non quadra niente! In un’inchiesta così grande i gestori di telefonia che ruolo hanno avuto in tutta questa storia? Perché non sono nominati? Nella custodia cautelare sono nominati. Oltre ai siti internet, lavoro che mio figlio faceva benissimo, era stato messo anche nei rapporti coi gestori di telefonia. Ma perché anche sui giornali non sono mai usciti? E perché non è stata chiesta la rogatoria a San Marino? Allora io vado nella casa di un ladro, lo arresto però io non cerco nell’appartamento la refurtiva. Vi sembra normale? La rogatoria serviva per acquisire i computer per capire quello che realmente succedeva. Perché non è stata fatta? Dopo venti giorni dal decesso ho mandato mio marito e mio cognato per parlare col titolare dell’appartamento nel quale viveva mio figlio a San Marino. Ebbene l’appartamento era stato completamente svuotato. Non c’era più nemmeno un calzino di mio figlio. Io non ho potuto nemmeno sentire il profumo di mio figlio. Allora chi ha avuto interesse a svuotare l’appartamento? Le diciassette persone che sono state arrestate per le quali la posizione si poteva appesantire? O chi invece ancora temeva di finire in manette per ciò che mio figlio custodiva dentro quei computer? Scomparsi con tutto! Tutto! Io non ho più neanche le chiavi di casa mia. Come faccio a difenderlo? Come faccio a capire cos’è successo se io non ho più niente? Come faccio? Aiutatemi, io non ce la faccio! Chi ha inviato il telegramma e chi è andato a rubare è manovalanza lo capiamo? Con pochi soldi si possono far fare queste cose. Io voglio capire chi ha dato l’ordine di cambiare l’avvocato a mio figlio. Chi ha dato l’ordine di ripulire l’appartamento. Io voglio sapere chi c’è dietro! Non ci possiamo continuare a nascondere dietro ai mostri parlando di nomi. Ci sono intercettazioni telefoniche? Allora la telefonata che parte da un numero e arriva ad un altro sono due persone che parlano. Se io e lei parliamo perché vengo arrestata soltanto io? Però questi nomi eccellenti a metà luglio stavano ancora al loro lavoro a fare quello che facevano prima. Mio figlio dal 24 giugno sta sotto due metri di terra. Il dottor Franco Corleone, garante dei detenuti del carcere di Sollicciano, ha dichiarato in un’intervista rilasciata a Repubblica, che lui aveva parlato col direttore del carcere, il quale ha detto che mio figlio, dopo il passeggio – perché qui è importante sapere le ore – i passeggio sono dalle nove e mezza alle dieci e mezza. Mio figlio aveva usufruito di quest’ora d’aria e dopo, secondo la versione ufficiale del suicidio, è rientrato nel bagno e si sarebbe impiccato. Nell’intervista, Franco Corleone, ha aggiunto: “Sa, Niki aveva anche dato dei segni di cedimento psicologico perché aveva cambiato avvocato” Non era un cenno di cedimento caro dottor Franco Corleone, gli hanno ordinato di cambiare avvocato. Perché lui non l’avrebbe cambiato. Il dottor Franco Corleone, col direttore del carcere di che cosa ha parlato? Perché l’autopsia ha stabilito che il decesso è avvenuto alle 10. I soccorsi del 118 sono stati chiamati alle 11:15. Allora lo potevate salvare? Si poteva salvare? Credetemi! Non coincide nulla! Nei verbali che mi ha ridato il carcere con un’archiviazione, mi chiedo, come si fa ad archiviare una cosa che non quadra in niente? Mio figlio il giorno prima della morte aveva chiesto di essere messo in una cella con detenuti italiani, possibilmente non violenti. Cosa significa? Che ci teneva alla sua vita o no? Secondo me ci teneva senno avrebbe detto: “Mettetemi con chi volete” so io cosa avrebbe voluto fare se avesse voluto suicidarsi. I verbali dei due compagni di cella di Niki non quadrano. Uno chiede all’altro: “Niki dov’è? Niki è andato ai passeggi” Nella deposizione dell’altro detenuto alla stessa domanda risponde “Niki è in bagno a lavare i panni”. Mi chiedo dov’era Niki? Inoltre c’è anche un verbale di un agente di custodia cautelare in cui dice: “Niki discorreva con me, era molto sereno. Mi diceva quando mi interrogheranno di nuovo?” Secondo l’agente questo colloquio avvenne alle 10. Ora del decesso. Mi chiedo: quando ci ha parlato questo agente con mio figlio? E dove perché non è specificato? Io vi prego giornalisti. Non date notizie idiote che sentiamo tutti i giorni in televisione, fate i giornalisti seri. Mettetecela la testa dentro a quelle carceri. Io leggendo “Informa carcere” ho letto che durante all’ora d’aria succede di tuttoperché è il momento in cui tutte le celle sono aperte in cui un detenuto può andare in un’altra cella. Mio figlio doveva essere custodito. Chi l’ha custodito? ” Ornella Gemini

…I pianti di fronte a questo titolo….”Niki non c’è piu'”….io che continuavo e continuo  a ripetermi…..non è vero…non è possibile sia davvero accaduto questo……


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NIKI APRILE GATTI, LA MIA STORIA….RICOSTRUENDO IL BLOG

Ricostruendo il blog…”cancellato”…

questo è il primo post del vecchio blog…

giovedì 23 ottobre 2008

Questo sono io prima del 19/06/2008 Niki Aprile Gatti (Froid)

 immblog
Era la Vita…
i sogni…la voglia di raggiungere obiettivi, la voglia di migliorare, la voglia di amare, la voglia di creare, la mia famiglia, il mio adorato fratellino Nathan, i miei viaggi….i miei amici (quelli veri intendo..) i miei libri, le lunghe chiacchierate con mia madre sul divano di casa fino a notte fonda..quante volte discutevamo dei nostri grandi amori (ironia della sorte Roberta e Roberto) e parlavamo della vita futura dei nostri progetti….delle letture comuni, ricordi mamma il primo computer che mi hai comprato? Avevo 8 anni e la mia passione era già evidente, la mia genialità da te sempre riconosciuta e incoraggiata, poi vista ed apprezzata dagli altri! L’Università, la bella casa di roma, l’autonomia, ma ben presto vengo avvicinato per fare dei lavori di informatica, da un ragazzo di Roma universitario anche lui, che già collaborava con delle persone a San Marino. Mi ha entusiasmato subito l’idea, così iniziano le collaborazioni, prima a distanza, poi mi trasferisco….abbandono l’Università.
Ma… arriva il 19 giugno 2008 e tutto svanisce….
NEI 4 GIORNI DI CARCERAZIONE
Vengo a sapere che sei stato arrestato alle 14,30 , arrestato e perchè?? Nulla, non riesco a sapere nulla da San Marino. Mi attivo immediatamente, si attivano in me tutti i sensori, paura, panico, cosa stà succedendo? Chiamo l’unico amico “vero” che avevi ed hai a San Marino, per avere riferimenti circa l’Avvocato aziendale,
lui sicuramente qualcosa in piu’ sapeva. Lo chiamo, neanche lui sapeva ancora niente, gli dico che salgo a San Marino , ma lui mi dice che il mio andare su’ era perfettamente inutile in quanto Niki non avrei potuto vederlo perchè era in isolamento per tre giorni e che lui mi avrebbe potuto solo ripetere ciò che mi aveva già detto telefonicamente, che ci saremmo comunque risentiti in serata per le novità, se lui riusciva a sapere qualcosa in piu’. Niki è stato arrestato a Cattolica, in quanto la mattina, viene chiamato dalla madre del suo titolare/socio.. che lo avvisa che la sera precedente era stato arrestato il figlio, e lo prega di recarsi presso lo studio dell’avvocato di famiglia (oltre che aziendale) per avere notizie. In perfetta buona fede e senza alcun timore, Niki si reca nello studio dell’Avv. Marcolini, resta a parlare con lui e quando esce dal portone, viene arrestato proprio lì.Vi sembra una persona che aveva paura di essere arrestato anche lui? E’ scappato quando la madre del titolare lo ha chiamato?
Comunque il titolare e un altro tecnico di San Marino, arrestato anche lui lo stesso giorno vengono introdotti nel carcere di Rimini, Niki portato a Firenze (io vengo a saperlo solo il giorno dopo e mi viene detto che il 20 è stato trasferito da Rimini a Firenze, ma NON E’ COSI’! Niki non è mai stato a Rimini, PERCHE’? Io ho saputo che non c’è mai stato solo quando mi hanno riconsegnato le carte dal carcere, l’ingresso al carcere avviene a Sollicciano il 19 giugno 2008. Iniziano movimenti di gente che sale a San Marino, telefonate x convincermi al cambio di avvocato, ma io avendo già parlato con altri avvocati , i quali tutti mi avevano consigliato almeno per il momento, di lasciare quello aziendale, che certamente qualcosa in piu’ sulle attivita’ svolte dalle società sapeva, e che in seguito poi si sarebbe provveduto, secondo l’evoluzione a stabilire il da farsi,resto irremovibile, urlo per telefono a tutti, l’Avvocato per il momento deve restare Marcolini. A mia insaputa e senza alcun rispetto della famiglia, il giorno 20 giugno alle ore 20,58 viene spedito a mio figlio un telegramma dalla sua stessa abitazione in questi termini :
” DEVI NOMINARE L’AVVOCATO……” notate l’ORDINE…… e Niki lo riceve il 21 giugno con 3 giorni infernali (immagino) e di isolamento alle spalle, Voi che avreste fatto???? Che ne sapeva lui di quello che stava succedendo fuori? Lui esegue…………. (Io leggo il telegramma e lo vedo solo molto tempo dopo, quando riprendo le carte dall’Avvocato)Intanto io salgo a Cattolica, è domenica 22 dopo aver parlato continuamente al telefono con Marcolini nei giorni precedenti, ma dovevamo aspettare l’interrogatorio del lunedì 23 a Firenze, per vedere effettivamente le cose come stavano, dico all’Avvocato del fatto che c’erano pressioni per il cambio di Avvocato e che mi era stato anche ventilato, che probabilmente era stato fatto un telegramma, ma lui mi rassicura dicendomi che non glielo avrebbero dato (data la condizione di isolamento). Così, rassicurata, parto per Firenze, rimanendo con l’Avvocato, che ci saremmo visti il lunedì mattina in Tribunale a Firenze.
Il lunedì mattina, arriva il blindato della polizia penitenziaria e ti riesco solo a intravedere fra sbarre e gabbie lì dentro, mi si stringe il cuore…il mio prezioso, adorato Niki…. Il blindato entra nel retro del tribunale, io lì, non mi fanno salire in aula, riservato solo agli avvocati…..e come posso vederti???? Piango ..di un pianto disperato e disperante. L’Avv. Marcolini con altri dello studio arriva in leggero ritardo, sale e mi chiama da fuori la porta dell’aula dove niki stava già parlando con i PM dell’indagine con un altro Avvocato……A Marcolini dicono che è stato ricusato…A me crolla il Mondo …dico..e adesso??? Chi è questo nuovo avvocato??
Una donna mi dice Marcolini, e comunque aggiunge, in questa fase si sarebbe dovuto avvalere della facoltà di non rispondere….Io piango, urlo, non sò che fare fuori a quel tribunale, mi metto lì fuori ad aspettare dovrà uscire questo nuovo avvocato per sapere qualcosa e mi faccio fare una rappresentazione della donna… intanto dopo 4 ore esce Niki, io vedo il blindato che si muove per riprenderlo e gli corro dietro, voglio vederlo, devo vederlo, noi ci siamo sempre capiti con lo sguardo, gli volevo lanciare il messaggio:” insieme usciremo da tutto questo, da questo incubo, ce la faremo!! Quanto ho sperato di svegliarmi da un momento all’altro…ed invece stava accadendo davvero a lui e a me…
Gli agenti iniziano ad urlare di allontanarmi, dovevo stare almeno a 20 metri di distanza….avrebbero arrestato anche me, se non mi fossi tenuta a tale distanza, e io piangevo come una disperata e cercavo il piu’ possibile di avvicinarmi, mi sembrava essere entrata in un vortice di follia e di folli.Comunque Amore ti vedo e mi vedi ma un agente ti gira con le mani la testa dal lato opposto…..CHE DOLORE….IL NOSTRO ULTIMO SGUARDO e di corsa ti hanno rinfilato dentro al blindato con le gabbie e i lucchetti….come se avessero arrestato Riina…..26 anni, una ipotesi di truffa informatica… quanti pianti dopo che sei andato via, l’hai visto l’ultimo bacio che ti ho mandato??? Perchè tanta violenza??? Perchè non si distingue??
Ricordo una frase celebre che diceva “Bisogna distinguere , per evolvere”….
Comunque parlo con l’Avvocato quando esce e chiaramente mi dice che lei doveva studiare il caso e che Niki aveva voluto parlare perchè doveva spiegare il suo lavoro e che per lui era importante spiegare ed uscire di lì. Chiedo di vederlo anche in loro presenza, anche per pochi minuti, ERA IMPORTANTE ,l’Avvocato si
attiva per questo ma tutto inutile , la prassi da rispettare sono le 48 ore successive all’interrogatorio……..piango tanto, mi faccio perfino accompagnare davanti al carcere, volevo vedere dove eri….. Che brutto, il mio prezioso Niki era lì…..tanto amato, tanto curato, il mio preziosissimo fiore… torno ad Avezzano..
Non sono state sufficienti le 48 ore ….dopo appena 20 ore era tutto FINITO, finiti i sogni Finita la tua e la mia vita………….
Il giorno 24 giugno 2008 alle ore 13,15 mi arriva una telefonata sul cellulare, e ripeto CELLULARE con tono freddo mi dice: lei è la mamma di Aprile Gatti Niki?
ed io : Si – e la voce metallica: è il carcere di Sollicciano, una brutta notizia, suo figlio si e’ SUICIDATO. – Mi scoppia tutto , il cuore il cervello, si può essere piu’ insensibili???? e se ero in macchina e andavo a sfragellarmi?? e se mettevo a rischio la vita di altre persone??? L’Ispettore Capo della Polizia di Avezzano mi ha dichiarato che non sono queste le procedure, il carcere doveva avvisare loro, e poi loro sarebbero venuti a casa anche con la psicologa, per darmi una tale notizia.
Ora io mi chiedo: PERCHE’ NON E’ STATA SEGUITA LA PROCEDURA?? PERCHE’?
Il dolore…… indicibile, sarebbe stato lo stesso identico, ma mi domando e vi domando perchè dovevo subire questo shock????
Dopo due giorni l’autopsia, finalmente il venerdì mi riprendo il mio adorato figlio,
allevato con l’amore piu’ profondo (ero separata) un rapporto esclusivo io e lui, me lo ridanno che non lo posso neanche toccare……….mio Dio che DOLORE…
Il funerale …no, non poteva essere, mi ha lasciato qualcosa di scritto???? NO, NIENTE……………. Niki non mi avrebbe mai lasciata, e ancor meno mai in silenzio
Vogliono farmi credere al suicidio, ma nemmeno per un attimo ho creduto….Niki era consapevole della sua genialità, del suo riuscire a districarsi in ogni occasione, Niki non aveva mai avuto problemi con la giustizia, Niki non era mai entrato nemmeno in visita ad un carcere, Niki non doveva essere trattato in questo modo, caro garante dei detenuti Dr Franco Corleone, vede, apprezzo le sue parole, ma Lei doveva garantirmi “prima” e vede che le sue dichiarazione al giornale “La Repubblica” del 25/06/2008……”forse si è scoraggiato pensando a una lunga detenzione(e chi lo poteva dire? mia domanda)e poi…so che aveva cambiato avvocato, altro segnale di inquiestudine.”no, lui non avrebbe cambiato avvocato se non gli avessero fatto recapitare il telegramma con : “DEVI nominare”……. Che DOLORE e che BRUTTA STORIA…
IL FURTO
Il 19 Luglio 2008 , mando su a San Marino, mio marito e mio cognato, per parlare con il proprietario, per farci concedere del tempo (eravamo tutti distrutti) per liberare l’appartamento di Niki dal mobilio e dai suoi effetti personali, aprono la porta, regolarmente chiusa e….tutto completamente SPARITO….tutto, neanche una maglia mi hanno lasciato, per risentire il suo profumo…. spariti i COMPUTER il mobilio, tutti gli effetti personali, il portafoglio, le carte di credito, la corrispondenza arrivata anche dopo il 19 giugno, le chiavi di casa nostra che aveva Niki, insomma razziato e pulito, pronto da riaffittare…..dove sono finiti?????? Chi detiene tutto?
MA CHE COSA SAPEVA MIO FIGLIO E CHE COSA AVEVA NEI SUOI COMPUTER O FRA LE SUE CARTE TALI DA GIUSTIFICARE TUTTO QUESTO???
Sapeva cose che non doveva rivelare?????
Possedeva cose che potevano aggravare la situazione dei 17 che erano già in carcere o di chi addirittura ci poteva finire???
“CHI” ha dato questi ordini??
La mano che ha eseguito potrebbe essere anche forse la stessa, aiutata dai suoi amici e suoi familiari ( e possiamo immaginare perchè e per cosa l’abbia fatto), ma gli ordini chi li dava??
Certo è che, se fosse stato un suicidio “normale” , non ci sarebbe stato il cambio di avvocato, non ci sarebbe stato il furto, a che prò io non posso difendere mio figlio non avendo piu’ niente?? Io non posso ricostruire una sana e corretta storia di mio figlio a San Marino, le Società in cui lavorava e tutte le persone intorno a lui dal giorno del funerale sono scomparse, anche oggi, che stò combattendo questa battaglia, loro sono assenti, non sono interessati a scoprire la verità??? E perchè?? Si dichiaravano tutti “amici”….. e che amici!!!
Mio figlio era già deceduto, penalmente il suo processo era finito, quindi a chi interessava la pulizia dell’appartamento??
MIO FIGLIO DEI 18 E’ STATO L’UNICO CHE NON SI E’ AVVALSO DELLA FACOLTA’ DI NON RISPONDERE, E’ L’UNICO AL QUALE HANNO CAMBIATO AVVOCATO, E’ L’UNICO CHE NON C’E’ PIU’….. ED E’ L’UNICO DI CUI NON SI HA PIU’ NIENTE.
AIUTATEMI A CAPIRE E A SCOPRIRE LA VERITA’
Ma passiamo alla restituzione dal carcere della documentazione….dopo l’apertura del fascicolo da parte del PM che si occupavadel suicidio in carcere per “ipotesi” di suicidio, passano i 90 giorni e definiscono il tutto come suicidio e archiviazione del caso. Ma andiamo a vedere….. anche qui….cosa accade…
La nostra opposizione all’archiviazione
Nel diario del carcere, due giorni prima del “suicidio” si legge che Niki chiedeva di essere messo” con italiani e comunque con persone tranquille”(da qui già possiamo vedere che ci teneva alla sua vita,diversamente, avendo il proposito suicida, avrebbe risposto, mettetemi con chi volete, tanto sò io cosa fare!) viene messo in cella con un Tunisino e un Marocchino dai trascorsi tutt’altro che tranquilli, (tossicodipendenti, violenti, ecc.. ) anzi con “sorveglianza assidua” ….entrambi!!! (diciamolo ..proprio il contrario di quello che aveva chiesto…)
C’è il verbale di un Agente che dichiara che Niki verso le ore 10 discorreva con lui circa il processo, dice che era tranquillo, …..autopsia ora del decesso ore 10.(dove hanno parlato?? non è specificato)
L’utilizzo di un solo laccio è di per sé idoneo a causare la morte per strangolamento di una persona. Ma certamente non idoneo a sorreggere il corpo di Niki, del peso di 92 chili. Inoltre non si comprende come possa essere stata consumata l’impiccagione quando nel bagno non vi era sufficiente altezza tra i jeans e il piano di calpestio del pavimento.
Franco Corleone (garante dei detenuti di Firenze) dichiara sul quotidiano La Repubblica del 25/06/2008, di aver parlato con il direttore del carcere e che questi gli ha riferito che Niki aveva avuto la sua ora d’aria (9.30/10.30) e al rientro era entrato in bagno ed aveva effettuato il tutto…. (autopsia ora del decesso ore 10) ……..
Le foto viste da me (che strazio..) del carcere, è in pigiama…….(aveva 2 paia di jeans e quindi ne avrebbe comunque avuto uno per legarlo alla finestra, e poi non penso che per fare quel gesto, si sarebbe rispogliato…) e quindi secondo me non è mai uscito da quella cella…ma c’era l’ora d’aria e come ho letto su molti articoli di informacarcere, in quell’ora puo’ succedere di tutto…. è l’unica ora in cui le celle sono aperte….
Ma dico io tutta questa alta sorveglianza dov’era??
E la sorveglianza a mio figlio che era la prima volta che entrava in un carcere??? la chiamata al 118 è delle ore 11.15 (autopsia ora del decesso ore 10) Certo era guardato a vista….!!!
Contrastano fra di loro le dichiarazioni a verbale, dei due detenuti che erano in cella con lui , il primo dichiara di essere uscito per andare in farmacia e al rientro chiede all’altro di Niki … questo risponde: e’ andato ai passeggi. Alla medesima domanda l’altro dichiara che gli ha risposto che Niki era in bagno a lavare i panni. Insomma Niki dov’era?? in una cella di 2 mt e il bagno senza chiave??? Viene trovato lì….. ma perchè non coincidono le deposizioni????
Insomma, Niki è mai uscito da quella cella? a che ora? cosa è accaduto dentro quella cella maledetta????
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In data 10 Ottobre 2008, si apprende dalla Cancelleria della Procura di Firenze, che risultava smarrito l’atto di opposizione alla richiesta di archiviazione presentato entro i termini in data 30 Settembre (sono cose che possono accadere) ma per fortuna non lo aveva smarrito il mio avvocato che in data 10/10/2008 (fuori termine) lo ha ripresentato con il timbro apposto 30/09/2008 (non oso immaginare se lo avesse smarrito anche il mio avvocato……….)
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Ho letto su un articolo pubblicato su informacarcere da un detenuto, diceva che sul muro di un bagno un uomo che si è suicidato, prima ha scritto questa frase: “un solo uomo può farti toccare il cielo e poi farti finire sotto terra” e dice che l’hanno lasciata lì…… ma quando si arriva lì dentro è già troppo tardi, bisognerebbe scriverla sui muri di tutte le città…..
Se guardiamo l’inchiesta e vediamo i personaggi coinvolti, certo ci è difficile credere che certi meccanismi siano comprensili o attuabili da un ragazzo di soli 26 anni…..
Stringiamoci perchè i nostri figli sono la cosa piu’ preziosa e non possiamo permettere certi giochi, da qualunque parte essi provengano!!!
Con Amore
Ornella Gemini
Perchè non coincide niente??
AIUTATEMI
niki e Na qui ero io e il mio fratellino felici …sul letto di mamma…….

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Il 24 Febbraio mi sono alzata non sapendo ciò che nella notte era accaduto……ebbene il Blog che con tanto Amore era stato creato per il mio Niki …abbattuto ….cancellato… mi sono trovata avanti questo…..

blogfotopotete  immaginare il mio stato d’animo……

è stata una settimana irraccontabile……mi hanno clonato l’e-mail mandando migliaia di e-mail con richieste di denaro….così ho fatto la denuncia  ……

denuncia.….sono usciti articoli di giornale

articolo giornalema io sono qui….ferita a morte…ma sono qui….con il Comitato Verità e Giustizia per Niki …e con tante persone al mio fianco…..ricominciamo dall’inizio….per cui in questo blog verranno riportati articoli scritti nei 6 anni precedenti….perchè grazie ad una persona “molto esperta” e grazie al tecnico che mi sta aiutando abbiamo recuperato gran parte delle cose scritte.

Gli “Hacker” non fermeranno la nostra lotta…..

LA VERITA’ NON SI PUO’ FERMARE…..

http://www.agoravox.it/Caso-Niki-Gatti-le-uccidono-il.html#forum71117

ni...eccomi….


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