Archivio mensile:Aprile 2017

NIKI APRILE GATTI, LA GIUSTIZIA LATITANTE E IL “PARCO DEI SORRISI”

“Una volta lui le aveva detto qualcosa che lei non riusciva a immaginare: gli amputati sentono dolori, crampi, solletico alla gamba che non hanno più. Così si sentiva lei senza di lui, sentendolo là dove non c’era più…”        Gabriel García Márquez

La morte è una voragine che si apre sotto il nostro camminare sulla terra…

Quando la faglia si apre, inghiotte tutto e non resta che sopravvivere.

Un piccolo mondo perfetto, che in un giorno qualunque ed in un attimo qualunque si frantuma.

Viene  meno una perfetta circolarità di affetti, sogni, progetti…lunghi anni immaginati e spezzati per sempre, quel “per sempre” che non si comprende mai se non di fronte all’immutabile.

La sopravvivenza del dopo è  un perfetto disordine, ognuno cerca un modo suo per non essere inghiottito totalmente da quella voragine, ed è sempre personale, mai scritta da altri, è un agguato continuo, ogni parola, riferimento, colore, odore, strada, luogo porta un ricordo che è feroce assenza.

I ricordi diventano l’unico capitale umano nella sopravvivenza, malgrado le lacrime che fanno versare, si inizia a sopravvivere  nella piena consapevolezza che chi è andato è presente quanto chi è rimasto, ma è dura…durissima…

Giorni fa è comparso in rete questo articolo:

Niki Aprile Gatti aveva ventisei anni. Era un esperto di informatica in una società con sede a San Marino; il 19 giugno 2008 viene arrestato con l’accusa di frode informatica. Insieme a lui, vengono fermati diciassette colleghi di lavoro, che si avvalgono tutti della facoltà di non rispondere.
Al contrario, Niki è immediatamente disposto a collaborare, ma cinque giorni dopo l’arresto viene trovato morto in cella, presso il penitenziario fiorentino di Sollicciano, un supercarcere nel quale viene tenuto in isolamento, mentre i colleghi si trovano a Rimini, per ovvie ragioni di vicinanza ai luoghi del reato contestato.

Niki è incensurato, non ha processi in corso, non c’è ragione che spieghi la deportazione in un istituto penitenziario di massima sicurezza. Nessun segno di depressione, un reato non ancora accertato, con ogni probabilità Niki avrebbe lasciato la cella in tempi brevi e invece, da Sollicciano non è mai uscito. Le autorità sostengono che la morte sia sopravvenuta a causa di un’impiccagione eseguita grazie a un laccio da scarpe lungo 20 cm, ignorando completamente l’ecchimosi sul braccio, qualsiasi esame tossicologico, le testimonianze contraddittorie dei detenuti sulle ultime ore di vita di Niki e i suoi 90kg di peso, che rendono inverosimili le dinamiche del suicidio.
Come se non bastasse, la chiamata che informa la madre di Niki della scomparsa del figlio non rispetta le normali procedure e riporta un semplice messaggio: «È il carcere di Sollicciano, suo figlio si è suicidato».

Se fino a qui potrebbe apparire un caso dettato da un’assurda serie di coincidenze, un particolare inquietante si fa largo nell’intrico che avvolge la morte del giovane.
In caso di reati informatici, la prassi vuole che si sequestri tutta la tecnologia hardware e software implicata nell’indagine; eppure, il materiale informatico di Niki non viene prelevato dall’abitazione, ripulita da ignoti il mese successivo. I computer spariscono nel nulla e con loro le possibilità di risalire alle cause dell’arresto.

Sono tanti gli interrogativi senza risposta, da un messaggio anonimo recapitato alla mamma di Niki, che recita «Io so molto di più sull’omicidio di Niki, ma essendo implicato, non posso parlare», alla violazione delle normali procedure e i mancati approfondimenti del caso. Dieci anni di vuoto, nessuna risposta, copertura mediatica a zero. Resta la voglia di ottenere giustizia, dare conforto a una famiglia straziata dalla perdita di un figlio “custodito” dallo Stato. Non scordatevi questa storia.

Di seguito, riporto i contatti della onlus gestita da mamma Ornella e il sito dedicato a Niki….

Noi tutti restiamo in attesa di un Magistrato che voglia vederci chiaro!!

Abbiamo cercato con l’Associazione Niki Aprile Gatti a Pasqua di raggiungere quante più persone possibili!

Ci siamo recati ad Amatrice e in quasi tutti gli angoli di Avezzano con Anna, Lucio,Laura, Martina, Alessia e a Cosenza con la nostra bravissima Andreina Ghionna!

Per saperne di più clicca qui ASSOCIAZIONE NIKI APRILE GATTI ONLUS

Ora stiamo raccogliendo fondi per il nostro “Parco dei sorrisi” ci stanno aiutando tutti, Grazie a Lino Guanciale che l’11 Giugno al Teatro dei Marsi farà uno spettacolo il cui incasso è totalmente devoluto al Parco, ci stanno aiutando i commercianti e tutti Voi che offrite ♥ 

L’immagine a mio avviso più significativa di questa raccolta è questa di Padre Riziero Cerchi ad Ortucchio…Grazie

Donarci il tuo 5 x 1000 non ti costa nulla ecco come fare: 

Come donare con il 5xMille (clicca qui)


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NIKI APRILE GATTI E LA PASQUA PER TUTTI

Il valore delle cose non sta nel tempo in cui esse durano
ma nell’intensità con cui vengono vissute,
per questo esistono momenti indimenticabili,
cose inspiegabili e persone incomparabili.
(F.Pessoa)

 NIKI,
fra qualche giorno è Pasqua…
penso che è impossibile esprimere l’infinito Amore che ci ha uniti, ci unisce e ci unirà per sempre, nella follia della mia mente a volte penso che è questa assenza assurda che ci fa toccare l’essenza di un amore nostro,  ma capace di espandersi all’infinito.
David Grossman in un suo  libro, dedicato al figlio che
non ha piu’, termina scrivendo:”E’ solo che il cuore mi si
spezza, tesoro mio, al pensiero che io…abbia
potuto…trovare per tutto questo “parole”. “
Sono certa che anche lui ne avrebbe altre miliardi che tiene chiuse dentro il suo cuore, scrigno aperto solo all’intimità che che ci unisce anche quando non vi abbiamo piu’ materialmente accanto…
In quel cuore martoriato che batte solo per una qualche, strana, forza meccanica…non senti piu’ vicinanze o lontananze…chi realmente ti manca è tuo figlio e nessun altro può alleviare l’acuta, innaturale, atroce menomazione…
Ovunque Tu sia ti raggiunga il mio Infinito Amore

TU, STATO, SEI COINVOLTO IN QUESTA STORIA, IN TUTTO
QUESTO DOLORE.
NE SEI STATA LA CAUSA E NON PUOI SENTIRTI
ASSOLTO!!!!!!!!!!!!!!!!!
STIAMO ASPETTANDO LA RIAPERTURA DEL “CASO”
ASPETTIAMO VERITA’ E GIUSTIZIA PER
NIKI APRILE GATTI

Oggi voglio riproporvi un articolo completo e che dice
tutto, ma davvero tutto …per chi legge anche tra le
righe, scritto il 04/07/2010 da Furio Lo Forte

“DALLA  PARTE DI NIKI”

Grossi interessi finanziari, m aanche responsabilita’ della magistratura, dietro il “suicidio” in carcere di Niki Aprile Gatti. Sul caso torna ora Elio Lannutti, all’indomani dell’archiviazione decisa dal gip.

Tutte le strade portano in Inghilterra. Non esiste
praticamente nessuno dei recenti casi giudiziari o di cronaca con tante zone d’ombra – dal caso Elisa Claps, con l’esilio dorato di Danilo Restivo a Bournemouth, fino alla sciagura della BP nel Golfo del Messico – che in una maniera o nell’altra non riconduca nelle terre di sua maesta’ la regina Elisabetta.
Patria ed origine di tutte le massonerie mondiali. Ma
oltremanica ci porta anche una vicenda che ancora brucia nel cuore dei familiari e grida vendetta sul web, dentro i tanti comitati spontanei che chiedono verita’ e giustizia per un caso giudiziario assurdo.
La vicenda, tragica, e’ quella che ha travolto la giovane vita di Niki Aprile Gatti, tecnico informatico presso un’azienda di San Marino. E’ accaduto due anni fa, prima che dal Titano cominciasse ad emergere il fiume di denaro sommerso custodito nei caveau delle banche locali.

Ma oggi il caso riesplode grazie ad un’interpellanza al calor bianco presentata nelle scorse settimane da Elio Lannutti, che riconduce le circostanze oscure della morte di Niki agli scandali finanziari aventi come epicentro il piccolo stato autonomo. Il riferimento e’ all’asse Londra-San Marino, lungo il quale corrono gli affari illeciti di giganti della telefonia, da Telecom a Fastweb. Quell’asse lo ritroviamo nell’inchiesta “Premium ”
(per la quale fu arrestato Gatti) e nella vicenda Telecom
Sparkle-Fastweb, un giro di denaro sporco e riciclaggio
internazionale da due miliardi di euro e 400 milioni di Iva
evasa: nel mirino della Procura romana sono finite, fra gli
altri, Telecom Italia Sparkle spa e Fastweb spa, accusate di associazione per delinquere transnazionale pluriaggravata.
Ma non basta. Perche’ poche settimane fa il gip di Firenze ha accolto la richiesta di archiviazione per le indagini sulla morte di Niki Aprile Gatti presentata dai pm . Dipendente di una delle aziende sammarinesi (la Oscorp) finite nell’inchiesta Premium condotta dal sostituto fiorentino Paolo Canessa, Gatti, 26 anni, incensurato, viene arrestato il 19 giugno 2008 con l’accusa di frode informatica dopo essere stato convocato dall’avvocato del gruppo, Franco Marcolini.
Tradotto inspiegabilmente (unico fra gli indagati) nel carcere di massim a sicurezza di Sollicciano, comincia subito a collaborare con gli inquirenti per fare chiarezza. I vip arrestati, nel frattempo, pur essendosi avvalsi della facolta’ di non rispondere, vanno ai domiciliari, mentre per Niki si conferma il carcere duro. Pochi giorni dopo, il 24 giugno, verra’ trovato impiccato ad una corda ricavata da strisce di jeans e lacci di scarpe nel bagno della cella 10 della quarta sezione. E fin da subito gli inquirenti avvalorano l’ipotesi del suicidio, contro ogni evidenza. 30 giorni dopo l’appartamento di Gatti viene completamente svaligiato. La Procura di San Marino archivia la denuncia di furto, ma non si hanno tracce del personal computer di Gatti. «Le testimonianze dei suoi due compagni di cella, fondamentali nel confermare il suicidio, non collimano – tuona Lannutti – e non trova risposta il dubbio sul fatto che lacci di scarpe e strisce di tessuto jeans possano sorreggere un uomo di 92 chilogrammi, cosi’ come non la trova la presenza di lacci di scarpe in un carcere di massima sicurezza o la capacita’ per un detenuto di creare a mano strisce di tessuto jeans».

A completare il quadro delle stranezze arriva un particolare inedito: possibile che tutto questo sia accaduto ad un indagato del pm Paolo Canessa, tanto esperto di questioni finanziarie da risultare nell’elenco dell’Arpa, il tavolo dei magistrati voluto da Via Arenula per una collaborazione a tutto campo fra
banche (in primis Unicredit) e Procure della repubblica?

Già……Possibile???????????????????????

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Con l’Associazione stiamo facendo tantissime cose per la #pasquapertutti #nonunodimeno sia ad Avezzano che a Cosenza, inoltre stiamo raccogliendo fondi per il Parco Inclusivo con uno spettacolo di Lino Guanciale che si terrà l’11 Giugno ad Avezzano, per questo ci stanno aiutando anche i commercianti che in questa settimana pasquale esporranno una scatola nei loro esercizi per la raccolta.

Se ci donate il 5 per mille riusciremo a fare tante cose in più!! Ecco come fare in questo link http://associazionenikiaprilegatti.com/come-donare-con-il-5xmille/


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