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NIKI APRILE GATTI, LA LETTERA AL PRESIDENTE GIORGIO NAPOLITANO

“Non temere la morte;
temi piuttosto lo
squallore  della  vita.”
Brecht

Post  del 06 Aprile 2009

LETTERA AL MIO PRESIDENTE

Al Presidente
della
Repubblica
Italiana
On.le Dott.
Giorgio
Napolitano
Palazzo del
Quirinale
00187 ROMA
Avezzano lì, 06/04/2009
Onorevole Presidente,
chi le scrive è uno dei tanti cittadini italiani, però orfana di suo
figlio.
Mi rivolgo a Lei, Onorevole Presidente della Repubblica, perché
conoscendo la Sua sensibilità istituzionale e la Sua profonda
cultura costituzionale, penso possa intervenire perché si faccia
luce sulla vicenda di mio figlio Niki Aprile Gatti, nato ad Avezzano il
19 Febbraio 1982 e deceduto nel carcere di Sollicciano (FI) il
24/06/2008.
So che la Costituzione della Repubblica Italiana, non solo Le
riconosce le funzioni di Capo dello Stato, ma anche quelle di
Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura.
Per quanto detto, faccio sentire la mia voce, pur considerandomi
una semplice cittadina, perche’ non appartengo alla categoria di
coloro che in presenza dell’espandersi dell’ illegalita’ e della
prevaricazione di questi anni, hanno tentato e cercano di
convivervi, io ho sempre vissuto rifiutando di accettare
passivamente questa evoluzione, per vivere coerentemente con gli
ideali di onesta’ e Giustizia.
Ideali messi a dura prova dalla vicenda accaduta a mio figlio e dalle
diverse situazioni che si sono avvicendate dopo la sua morte.
Ho chiesto aiuto a giornali, programmi televisivi e radiofonici, alcuni
molto attenti, altri meno.
Perdurando questa situazione di disinformazione della pubblica
opinione, l’accertamento della Verita’ incontra continuamente
ostacoli.
Ho la convinzione che in uno Stato liberale, ognuno abbia il diritto
alla verità,alla giustizia,al rispetto della propria persona, la nostra
Costituzione garantisce questi diritti, diritti che a me e a mio figlio
sono tuttora negati. Credo non abbia bisogno di alcun promemoria
per cogliere l’abnormità della mia situazione,sono una madre che
cerca di capire l’accaduto.
Io, Onorevole Presidente , ho anche un altro bambino di soli 7 anni,
che cosa dirò a lui andando avanti negli anni? Cosa posso
insegnargli, il rispetto delle regole, la Verità, la Giustizia, quanto
per primo lui, in tenera età, ne è stato privato? Come e perché, è
morto suo fratello?
Lo Stato , le Istituzioni, le risposte non le hanno date neanche alla
Famiglia.
Le scrivo con il cuore in mano mi creda, io ho perso la luce dei miei
occhi, questo era Niki per me, sto sopravvivendo per l’altro figlio,
ma non è piu’ vita.
Nonostante il mio immenso dolore, con determinazione, costanza e
rabbia sto conducendo insieme alla mia famiglia, al Comitato Verità
e Giustizia per Niki e a tante altre persone questa battaglia.
Le parlo come parlassi ad un padre, ad un nonno, La prego mi aiuti,

mi aiuti a trovare la Verita’ e a rendere giustizia a mio figlio, un
ragazzo di soli 26 anni, che per sua sfortuna era andato a lavorare
a San Marino, dove sembra non esista Stato di Diritto, ma che noi
italiani parimenti non possiamo vantarne!!
Mi aiuti a non fare archiviare il Giudizio che è aperto presso il
Tribunale di Firenze,
mio figlio, Onorevole Presidente, non si è suicidato, quello che noi
chiediamo è
un’ approfondimento delle indagini, che inizialmente hanno peccato
di superficialità.
Siamo in attesa della fissazione dell’udienza davanti al GIP , faccia
in modo che venga espletata dalla Polizia Giudiziaria una vera
attività investigativa, tale da chiarire la Verità su ciò che è
accaduto all’interno di quel carcere il 24 Giugno, dopo appena 5
giorni di detenzione preventiva e in “Custodia” cautelare, a
Niki,valutando altresì, l’opportunità di notiziare il Ministro di Grazia
e Giustizia , al fine di disporre un’ispezione presso la Procura di
Firenze e presso l’Istituto Penitenziario di Sollicciano.
Onorevole Presidente, la mia famiglia è distrutta, avviciniamo la
distanza istituzionale che ci separa, non è poi così impossibile,
spenda una parola per il mio Niki, lo pensi come un suo nipote, lo
faccia per una cittadina italiana, che non riesce a sentirsi neanche
più tale.
Pensi che, nelle infinite notti insonni, provo anche dei sensi di
colpa, perché se solo Niki, forse era figlio di “qualcuno”, di persone
piu’ importanti, oggi sarebbe ancora vivo, avrei i suoi bellissimi
occhi davanti ai miei, per scorgere ancora l’infinito!
Ed invece era figlio di una normalissima, comune famiglia ed ora i
suoi occhi sono chiusi per sempre……
Perché, Onorevole Presidente, perché devo pensare e provare
questi sensi di colpa che aggiunti al mio strazio, non mi permettono
piu’ di vivere???
Perché la Legge non è uguale per tutti? Perché in Italia , anche
questo è diventato
un’utopia?
La prego Onorevole Presidente, mi affido a Lei, mi aiuti, io non ce

la faccio, la vita è diventata per me un fardello insopportabile, i
miei occhi hanno solo lacrime, incontenibili, irrefrenabili.
Il ringraziamento gli arriverà non solo da me, ma anche da quel
bambino, che, quando ormai adulto, potrà ricordarLa, come colui
che ha aiutato la sua mamma a non impazzire, e lui a crescere
sano come Niki e a credere all’Italia e al suo Futuro!!
Con Osservanza
Ornella Gemini

Questa lettera raccomandata con ricevuta di ritorno la spedii per diverse settimane al Presidente……ma la risposta arrivo’ solo dopo due anni sollecitata da un appello di Beppe Grillo ….e fu una laconica fotocopia estratta da un cassetto…….

NEANCHE LE CONDOGLIANZE……SENZA PAROLE


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NIKI APRILE GATTI, ADAMO BOVE E LA “GRANDE MAMMA” TELECOM

Post del  14 Giugno 2009

 

Ora basta parlare di “pecore” e saliamo un po’ di livello e
proviamo a chiederci quale sia stato il ruolo dei gestori di telefonia
in questa tristissima storia.
Per capire il ruolo dobbiamo provare a capire il funzionamento (ve
lo spiego così come è stato spiegato a me, e come io l’ho capito):

il Ministero delle Telecomunicazioni rilascia pacchetti di numerazioni
(899, 892, ecc) a Telecom /Wind, quali concessionari di queste
numerazioni a tariffa maggiorata, questi però non sono erogatori
diretti di tali servizi, ma danno in uso le singole numerazioni a
Società (esempio quella in cui lavorava Niki) da queste Società di
servizi, poi i numeri vengono assegnati in uso ad altri operatori
finali. (quindi la prima assegnataria è la Telecom/Wind, per poi darli
in uso alle società di servizi, che poi a loro volta rivendono
all’utilizzatore finale).
Si ipotizza la truffa per l’installazione da parte dell’utilizzatore finale
di sistemi per le connessioni dirette all’insaputa degli utenti o
tramite “dialer” .
Il tutto viene incassato con le utenze (bollette telefoniche dei
privati)dalla Telecom, che poi paga in percentuale le Società di
servizio. (Il tutto ipotizzato e quantificabile in decine di milioni di
euro…)
Già nel 2004 il Garante delle Telecomunicazioni sanzionò i

concessionari-operatori titolari di queste numerazioni per mancata
vigilanza sull’attività svolta dagli utilizzatori ….
E guardate cosa succede ancora a novembre 2008:
“L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella
riunione del 30 ottobre 2008, ha deciso di sanzionare tredici
società (Telecom Italia, Elsacom, CSINFO, Eutelia, Karupa,
Teleunit, Voiceplus, Drin TV, AbcTrade, Telegest Italia, Aurora
Uno, OT&T, Ivory Network Limited) che, ciascuna con distinte
responsabilità e diversi ruoli, hanno attuato pratiche commerciali
scorrette nei confronti di moltissimi consumatori ai quali sono state
addebitate chiamate satellitari internazionali e a numeri speciali
non consapevolmente effettuate, con multe complessive per 2,430
milioni.”
“Il ruolo di Telecom Italia.
“Chi risarcirà i danni inferti a milioni di consumatori ai quali le
stesse aziende, pur con diverse responsabilità, hanno effettuato
addebiti indebiti per chiamate satellitari mai effettuate, per
centinaia di euro ciascuno, per un controvalore stimabile in
almeno 900 milioni di euro?”. Se lo chiedono Adusbef e
Federconsumatori. Telecom Italia, che rappresenta l’ultimo livello
della filiera, pur non avendo una diretta ed immediata
responsabilità civile e contrattuale nei confronti dei consumatori
nella determinazione del danno rilevante, ha posto in essere
comportamenti contrari alla diligenza professionale. Telecom era
infatti consapevole dell’esistenza di fenomeni di utilizzo indebito di

numerazioni satellitari e speciali legati all’operare abusivo di
dialers. In qualità di fornitore di servizi di comunicazione
elettronica e dunque soggetto responsabile della rete, avrebbe
dunque dovuto adottare misure volte a contenere i rischi
rappresentati dall’indebita intrusione di dialers sugli apparati
informatici degli utenti ad opera di soggetti terzi. La società non
ha inoltre svolto alcuna adeguata attività di sensibilizzazione ed
informazione degli utenti finali. Ha anzi sollecitato i pagamenti
senza operare alcuna distinzione, minacciando il ricorso
all’esecuzione coattiva con riferimento al traffico verso le
numerazioni non geografiche, o giungendo al distacco delle linee
con riferimento al traffico verso le numerazioni satellitari
internazionali. Telecom replica che le numerazioni sono utilizzate
dai centri servizi e pertanto Telecom Italia non può vigilare sul
corretto uso di tali numerazioni. Non esistono in rete strumenti
tecnici che consentano di distinguere il traffico regolare da quello

generato dall’installazione sul computer del cliente, durante la
navigazione in Internet, dei cosiddetti dialers”.”
E guardate le sanzioni:
Di seguito le sanzioni deliberate:
– Telecom Italia: 325.000 € (trecentoventicinquemila euro);
– Elsacom S.p.A.: 270.000 € (duecentosettantamila euro);
– CSINFO S.p.A.: 255.000 € (duecentocinquantacinquemila euro);
– Eutelia S.p.A.: 215.000 € (duecentoquindicimila euro);
– Karupa S.p.A.: 255.000 € (duecentocinquantacinquemila euro);
– Voiceplus S.r.l.: 255.000 € (duecentocinquantacinquemila euro);
– Teleunit S.p.A.: 180.000 € (centottantamila euro);
– Drin TV S.r.l.: 115.000 € (centoquindicimila euro).
– AbcTrade S.r.l.: 115.000 € (centoquindicimila euro).
– Telegest Italia S.r.l.: 115.000 € (centoquindicimila euro).
– OT&T S.r.l.: 115.000 € (centoquindicimila euro).
– Aurora Uno Sro: 115.000 € (centoquindicimila euro).
– Ivory Network Limited: 100.000 € (centomila euro).

Ora voi non pensate sempre alla Telecom come qualcosa di
grande, di irraggiungibile, oppure qualcuno che si limita a fatturare
e basta, nella realtà non è così, o almeno non sono questi i
rapporti che intercorrono a certi livelli.
Ci sono funzionari che hanno rapporti quasi “amichevoli”con queste
società, perché chiaramente se insorge qualche problema, lo si
deve risolvere. Logicamente i rapporti si hanno con chi
tecnicamente svolge il lavoro….
Non è come per noi che se abbiamo un problema con una bolletta,
passiamo ore con i call center e mai riusciamo a parlare con un
funzionario ….
Allora io mi chiedo (me lo chiedo come mamma che vuole
riuscire a capire) quando l’Avv. Marcolini fuori al Tribunale di
Firenze mi disse:” stà parlando tecnicamente del suo lavoro, i
Magistrati vogliono i nomi…” i “NOMI” di CHI doveva fare Niki?????
E visto che non si era avvalso della facoltà di non rispondere,
quali nomi avrebbe potuto fare??
Io ancora mi chiedo: Ma se io e Dina (la mia amica) parliamo
telefonicamente, veniamo registrate e si ipotizza un reato, perché
vengo arrestata SOLO io??? Dina perché non viene arrestata?????
Ma questo probabilmente potrebbe spiegarcelo un Magistrato, la
nostra è un’analisi elementare e di persone non a conoscenza
pienamente dei fatti, ma che dei fatti, ne hanno subito la triste
conseguenza!!!!.
Vi ricordate lo strano “suicidio” di Adamo Bove??? Perché ve lo
cito?? Perché sono molto vicina alla mamma, perché anche lei ha
urlato ai microfoni di “chi l’ha visto” per anni “MIO FIGLIO NON
SI E’ SUICIDATO” …. Pensate un paio di incongruenze immediate
che voglio citarvi: soffriva di vertigini ed aveva il porto d’armi
(con conseguente arma sempre con sé) ed allora secondo voi
come si suicida??? Voi rispondereste : Si spara!! E invece cari
amici NO, va a Napoli per lavoro e decide (soffriva di vertigini) di
buttarsi da un ponte trafficatissimo al centro di Napoli …
La mamma purtroppo non è stata ascoltata …….
E’ un po’ la storia di Niki che secondo loro è andato ai
passeggi(???????) in pigiama, oppure no, era vestito(??????), ma
quando è rientrato ha pensato: adesso mi rimetto in pigiama e mi

suicido ….e poi che ora era???Un Agente dichiara che alle ore
10,00 parlava con lui tranquillamente , ma alle ore 10,00 ha
respirato per l’ultima volta …. E poi non c’è l’altezza nella
cella….. tutti particolari trascurabili se deve essere un
suicidio.
Strani suicidi intorno a strani protagonisti, intorno a strane
attività, intorno a strane associazioni,intorno a strane mafie,
intorno a strani poteri e intanto le risposte non arrivano e le
Autorità latitano …….
ORFANA DI MIO FIGLIO E DELLO STATO!!!
Molti giornalisti sono stati sollecitati in questa storia, anche con
documentazione, alcuni mi hanno persino detto di essere genitori e
che si mettevano nei miei panni e quindi avrebbero “fatto”, non
hanno fatto …. e sapete perché??? Perché l’enorme differenza
sta proprio nel “mettersi nei panni” e l’ “ESSERCI “ nei panni!!!

Se era vostro figlio stavate urlando e avreste rischiato anche di
essere radiati dall’albo, ma è MIO figlio e sono IO che urlo,
anche senza il vostro aiuto!!!

NIKI CAMPO

scattata in un campo Scout

“QUANDO GLI
ELEFANTI
COMBATTONO,
E’ SEMPRE L’ERBA
A RIMANERE
SCHIACCIATA!! “
(Proverbio Africano)


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NIKI APRILE GATTI E L’ULTIMO SALUTO IN CHAT….

POST DEL  17 GIUGNO 2009 

QUESTO E’ IL NOSTRO ULTIMO BUONGIORNO IN CHAT….
[18/06/2008 10.22.20] FROID scrive:mammetta buongiorno
[18/06/2008 10.22.48] Ornella scrive:buon giorno stella
[18/06/2008 10.23.02] Ornella scrive:(inlove)
[18/06/2008 10.23.03] FROID scrive:(inlove)
( in love è un pupazzino dolcissimo con tutti cuoricini che roteano
intorno…)

Questo è il ragazzo che dopo 24 ore si trovava rinchiuso in
una cella di un carcere di massima sicurezza in cui c’è il
41/bis (carcere duro per i mafiosi)
Questo è il ragazzo ammanettano al quale hanno girato la
testa fuori al Tribunale di Firenze per non farmi guardare …..
Questo e molto, molto di piu’ era il mio Niki , è il ragazzo
Ucciso , al quale NESSUNO ha dato una Risposta
E del quale NESSUNO si è occupato.
Vi Ringrazio Tanto, ringrazio tutti per la mancanza di
Giustizia, prima di tutto operata verso mio figlio quando era
in vita, e la mancanza di Giustizia e Verità che la mia famiglia
distrutta ha richiesto a gran voce a tutti (nessuno escluso)

Povera Italia
Un ringraziamento particolare va a Beppe Grillo, che mi ha
dato veramente voce
ed ha fatto conoscere e riaprire la storia “troppo presto”
fatta dimenticare del mio Amatissimo Niki!
E UN GRAZIE DAVVERO DI CUORE A TUTTI VOI DELLA RETE
CHE MI AVETE FATTO SOPRAVVIVERE CON LA VOSTRA
VICINANZA E AMORE !!!
Questa la dedico a tutti Voi della Rete:
“Quando nel dolore si hanno compagni che lo condividono,
l’animo può superare molte sofferenze.”(Shakespeare)

E un ringraziamento particolare va all’Incarcerato che sta
tanto lavorando, senza mai fermarsi, insieme al Comitato
Verità e Giustizia per Niki Aprile Gatti, GRAZIE, grazie anche
di tutto l’Amore.
Grazie a Nathan ed ai suoi occhi che riescono a tirarmi fuori
dal baratro…

CUORE20

Amore…..Amore mio….

Darei tutta la vita che mi resta per tornare
a quel buongiorno!


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