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NIKI APRILE GATTI, E…. CI TROVERETE IN TUTTE LE PIAZZE!!!

nik

In verita’ chi non c’e’ piu’ e’

stato solo nascosto ai nostri occhi

ma la sua presenza respira l’aria.

come noi respiriamo l’attimo del ricordo.

insieme siamo l’impossibile presente che

torna indietro mentre gli andiamo incontro…

“il ricordo e’ un modo d incontrarsi”

kahlil gibran

Nel silenzio della tua stanza ti chiamo, ma non rispondi.
Ti cerco, ma non ti trovo.
Nel silenzio della notte riesco a sentirti….
Ciò che conta è sentirti ancora dentro di me
io ti chiamo e tu ci sei….
Per Natale vorrei che un abbraccio avvolga il tuo cuore stretto stretto al mio,  ma so che non potrò più sentire la forza delle tue mani e allora, aiutami …. Ci sono momenti che mi manchi così tanto, che vorrei tirarti fuori dai miei sogni perabbracciarti davvero!

Ci sono abbracci che non si dimenticano ma restano nei ricordi, nei desideri e nei sogni …….e sono piu’ vivi dei vivi…..

So di essere ripetitiva, ma manchi ….manchi….manchi….in tutto quello che faccio, in tutte le mie giornate, il nostro colloquio, mai interrotto…
E vorrei sentire ancora quelle braccia stringermi e poi……chiudere gli occhi e fermare il tempo per sempre senza pensare …..

Ti aspetto Niki….

Ti Amo Mammapersempre

partecipa

Il bene è l’unico investimento che non delude mai.
I buoni sanno dimenticare un’offesa e seppellire
nel silenzio il rancore, confortano chi è triste
e sorridono a tutti, anche a loro stessi.
I buoni parlano con i fiori, ricordano sempre
il bene ricevuto dagli altri, mantengono sempre
la parola data e perdonano..
Romano Battaglia

Tantissime persone hanno donato giocattoli usati per i bambini in difficoltà economica l’anno scorso, così abbiamo pensato di riproporre anche quest’anno l’iniziativa, organizzata dall’associazione Niki Aprile Gatti Onlus.

Queste sono le date in cui ci troverete con il nostro gazebo nelle piazze sia marsicane che a Cosenza e provincia.

Nella Marsica:

AVEZZANO 12/13 dicembre – p.za Risorgimento
BALSORANO 16 dicembre – p.za Scacchi (chiesa dell’Annunziata)
CAPISTRELLO  14 dicembre – via Roma (monumento degli alpini)
CELANO    6 dicembre – p.za IV Novembre
CIVITELLA ROVETO     15 dicembre – p.za Gran Sasso
LUCO DEI MARSI          20 dicembre – p.za Umberto I
MAGLIANO DEI MARSI         21 dicembre – p.za Della Repubblica
PESCINA       17 dicembre – P.za Mazzarino (p.za del Comune)
TAGLIACOZZO        22 dicembre – p.zza Duca Degli Abruzzi (chiesa dell’Annunziata)
TRASACCO        19 dicembre – p.za Matteotti

COSENZA:

11 e 12 Dicembre – Mercato natalizio in V.le Principe a Rende

12-13-19-20 Dicembre – Centro comm.le “la City” in Via Panebianco a Cosenza

13 e 20 Dicembre in Piazza XI Settembre a Cosenza.

Portateci un giocattolo, vi ringrazieremo con un coloratissimo fiore sorridente!
Vi chiediamo un giocattolo nuovo o un ottimo usato, in maniera che riconfezionato appaia nuovo, in modo che il bambino che ne è destinatario capisca che è un pensiero “solo per lui”.
Regaliamo agli altri quello che regaleremmo ai nostri figli.

L’ Amore muove il mondo.
Con Niki nel cuore ♥ ♥

DA ♥ NIKI ♥

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Questo è uno Stato che non vuole sapere….non vuole vedere….Le mie domande da 7 anni rimaste tutte senza risposte…..ma noi siamo qui TUTTI ad aspettare …..Vi sfiniremo……..

….UNA  STORIA …CHE SOLO IN  ITALIA  POTEVA RIMANERE SENZA VERITA’ E GIUSTIZIA….(PER ORA….)

 


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NIKI APRILE GATTI, LA STRAGE A PARIGI, ANTOINE, LA LETTERA E LE “IENE”

NIKIINCUCINA

“Il mio cuore, ogni tanto, si ammala: è la malattia dei ricordi.
Perché per un attimo, il mio cuore si voleva voltare e riabbracciare il passato…”
(Giulia Carcasi)

Amore mio,

sono accadute molte cose……nel mondo, a me……

Un attacco terroristico senza precedenti ha assediato Parigi, a meno di un anno dalla strage di Charlie Hebdo, nella notte del 13 novembre. Un commando di attentatori kamikaze ha colpito sei volte in 33 minuti, sparando all’impazzata sulla folla, in strada e nei locali, soprattutto fra giovani che stavano trascorrendo il venerdì sera fuori casa. Un attacco di terroristi senza precedenti in Francia: almeno 129 i morti e oltre 300 feriti, alcuni ancora in gravissime condizioni. Sette terroristi sono morti, sei sono riusciti ad azionare la loro cintura esplosiva e a farsi saltare come sognano i “martiri” della jihad, gridando “Allah è grande”, uno – all’interno del teatro della carneficina, il ‘Bataclan’ – non ha fatto a tempo ed è stato eliminato dalle teste di cuoio.

Un’auto, una Seat nera ‘Leon’, ha portato alcuni terroristi davanti a quattro ristoranti. Davanti a ognuno dei locali, dove in pieno venerdì sera (erano circa le 21.30) c’erano moltissime persone a mangiare o semplicemente a bere un bicchiere, sono scesi e hanno fatto fuoco. Tutti erano equipaggiati con fucili kalashnikov.

A dare il via all’impressionante sequenza di azioni omicide è stato alle 21.20 un kamikaze che si è fatto esplodere nella strada che corre lungo lo Stade de France, dove a inizio estate si dovrebbero giocare diverse partite degli Europei 2016, fra cui la finale. Era la ‘rue Rimet’, intitolata all’ideatore dei mondiali di calcio, e il kamikaze si è fatto saltare all’altezza della porta B. Un’esplosione impressionante, rafforzata da perossido di idrogeno con chiodi e bulloni – tutti i kamikaze avevano lo stesso tipo di esplosivo – che ha ucciso all’istante il killer suicida e un malcapitato passante. Ma il piano era, se possibile, peggiore. L’attentatore – scrive il Wall Street Journal – aveva infatti un biglietto d’ingresso, ma è stato fermato ai cancelli dello stadio dopo che gli addetti ai controlli hanno scoperto che indossava dell’esplosivo. Allora si è fatto esplodere mentre tentava la fuga. All’interno dello stadio, tutti hanno capito che non si trattava dei soliti petardi dei tifosi. Ma la partita – a parte il presidente Francois Hollande immediatamente prelevato in tribuna d’onore e riportato all’Eliseo – andava avanti.

Pochi minuti dopo esordivano i commando ‘parigini’: la Seat nera della morte si ferma davanti a due ristoranti del XII arrondissement, i killer scendono e sparano all’impazzata contro i ristoranti Carillon e Petit Cambodge, uccidendo 15 persone e ferendone gravemente altre 10. Un minuto dopo, seconda esplosione allo stadio, porta H, muore il kamikaze. Poi, 5 morti alla Bonne Biere, seconda tappa della Seat nera. Pochi minuti e altri 19 innocenti muoiono alla Bonne Biere, terza tappa del tour del terrore. Poi in un locale di boulevard Voltaire, lo stesso del Bataclan, un terrorista si siede al tavolo, ordina da bere e si fa saltare. Si salva, miracolosamente, la cameriera che aveva raccolto l’ordinazione. Intanto, un commando di 4 terroristi sbarca da una seconda auto, una Polo nera, davanti al Bataclan dove si esibisce il gruppo californiano Eagles of Death Metal, che suona da mezz’ora, minaccia i vigili, fa irruzione nel locale e spara all’impazzata sulla folla. Che all’inizio pensa a effetti speciali. Dura tre ore la presa di ostaggi, con scene di terrore e disperazione e – alla fine – 89 morti.

L’ultimo bilancio delle vittime: 129 morti, oltre 350 feriti….

Tutto questo ha scatenato un odio senza precendenti verso tutto il mondo islamico, le Tv non si possono ascoltare …..la risposta della Francia agli attentati: pioggia di bombe sui centri di comando dell’Is a Raqqa…e così tutto il pianeta è di nuovo a rischio guerra…. e si piangono morti….

Il nostro buon Voltaire diceva:la tolleranza non ha mai provocato una guerra civile; l’intolleranza ha coperto la terra di massacri.

Voglio pubblicare una lettera che mi ha particolarmente colpita, scritta da Antoine padre di un bimbo di 17 mesi,  per ricordare la sua Hélène uccisa dagli estremisti e per ricordare ai terroristi che hanno “perso la loro battaglia”.

“Venerdì sera avete rubato la vita di una persona eccezionale, l’amore della mia vita, la madre di mio figlio, eppure non avrete il mio odio. Non so chi siete e non voglio neanche saperlo. Voi siete anime morte. Se questo Dio per il quale ciecamente uccidete ci ha fatti a sua immagine, ogni pallottola nel corpo di mia moglie sarà stata una ferita nel suo cuore.
Perciò non vi farò il regalo di odiarvi. Sarebbe cedere alla stessa ignoranza che ha fatto di voi quello che siete. Voi vorreste che io avessi paura, che guardassi i miei concittadini con diffidenza, che sacrificassi la mia libertà per la sicurezza. Ma la vostra è una battaglia persa.
L’ho vista stamattina. Finalmente, dopo notti e giorni d’attesa. Era bella come quando è uscita venerdì sera, bella come quando mi innamorai perdutamente di lei più di 12 anni fa. Ovviamente sono devastato dal dolore, vi concedo questa piccola vittoria, ma sarà di corta durata. So che lei accompagnerà i nostri giorni e che ci ritroveremo in quel paradiso di anime libere nel quale voi non entrerete mai.
Siamo rimasti in due, mio figlio e io, ma siamo più forti di tutti gli eserciti del mondo. Non ho altro tempo da dedicarvi, devo andare da Melvil che si risveglia dal suo pisolino. Ha appena 17 mesi e farà merenda come ogni giorno e poi giocheremo insieme, come ogni giorno, e per tutta la sua vita questo petit garçon vi farà l’affronto di essere libero e felice. Perché no, voi non avrete mai nemmeno il suo odio”.

Ecco questa lettera io la giro a voi, si,  a voi che nonostante avete tolto la vita a mio figlio e a me, ancora non vi stancate di vessarmi, siete esseri che non meritate neanche il mio odio e quello della mia Famiglia!! Dovreste solo sparire dalla nostra vita, eppure non avete neanche il minimo pudore…..

Truffatori, delinquenti, iene……che invece di pensare a lavorare per vivere, pensano sempre di poter vivere sulle disgrazie e sul lavoro di altri….

Che profondo Nulla che scatenate in me!! Esseri che nessuno MAI dovrebbe incontrare sul proprio cammino!!!!

“Più le leggi e l’ordine vengono resi prominenti, più ci saranno ladri e mascalzoni.”

 

♥Per Te Amore mio, per la tua Eterna Primavera♥

 

“Ricordare è facile per chi ha memoria.
Dimenticare è difficile per chi ha cuore…”
Gabriel Garcia Marquez


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NIKI APRILE GATTI, LA GIUSTIZIA, E NASCE AD AVEZZANO IL PRIMO CLUB “LA SPERANZA”

Sei Tu Niki.. quel posto che mi manca.
– Mammapersempre –

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Noi Attendiamo Verita’ e Giustizia

Speranza
Se io avessi una botteguccia
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.

“Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.

E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.
-Gianni Rodari

Nasce ad Avezzano il primo Club di Auto-Mutuo-Aiuto “La Speranza”, e si rivolge a tutte quelle Famiglie che sono state colpite da lutti.
Il Club nasce all’interno delle strutture già esistenti dell’Arcat Abruzzo e dell’Associazione A.M.A Abruzzo, che tiene insieme tutti i gruppi di auto-mutuo-aiuto.
Il Club “La Speranza” offre un ombrello e una speranza a tutte quelle famiglie che, spezzate da dolori inumani, cercano aiuto, conforto e supporto all’interno della propria Comunità e non sentendosi esclusi o abbandonati a se stessi.
L’approccio all’interno del Club è quello ecologico-sociale del Professor Vladimir Hudolin, rivoluzionario della psichiatria tradizionale e che con la sua geniale intuizione ha cambiato il destino di migliaia di famiglie in Italia e nel mondo, restituendogli dignità e salute. Il suo metodo è
già utilizzato in circa 3.000 Club esistenti sul territorio nazionale, anche se con finalità diverse e con ottimi risultati. La particolarità sta nell’essere veramente fonti di esperienze emotive rivolte a se stessi, alle famiglie, alla comunità locale che non solo crescono nei “contenuti” ma soprattutto nei “sentimenti” spesso vicendevoli.

All’interno del nostro Club, onorando la memoria del proprio caro, si genera una nuova ninfa per un’esistenza dove dolore e speranza cammineranno insieme, trasformando la visione di se stessi, della Famiglia e della Comunità.
La condivisione è un aspetto centrale del lavoro all’interno del Club, le Famiglie così duramente colpite hanno bisogno di esprimersi con coloro che, vivendo la stessa condizione, possono comprendere e insieme utilizzare la ricerca individuale come strumento di comunanza. Lo scambio è favorito da un atteggiamento di comprensione e di valorizzazione delle risorse di ciascuno.
Il Club è il luogo del comprendere e dell’ascoltare empatico. Con il sostegno emotivo, attraverso l’offerta di speranza, il gruppo incoraggia l’adozione di strategie per fronteggiare una così devastante esperienza come quella del lutto. In questo luogo, accoglienza-perdono-amore-accettazione-cambiamento-evoluzione renderanno possibile TUTTO! Qui avviene l’unione del mondo del dubbio, delle ombre…e si cerca di elaborare una nuova visione di sé e degli altri.
Si renderà possibile la riconciliazione, perché qui termina un viaggio e ne inizia un altro.
All’interno del gruppo si incoraggia il legame, “noi insieme”…
Camminare insieme significa dividere la sofferenza e farsene carico in modo diverso e collettivo.
Il progetto cerca le soluzioni migliori e possibili per queste famiglie il cui atteggiamento di rassegnazione impotente le rende cieche a risorse sufficienti per uscire in modo autonomo dalla situazione di stallo che le caratterizza.
Nel Club ci si siede in cerchio, perché l’Amore è circolare e non lascia nessuno fuori, non crea angoli dove l’individuo si sente solo ed escluso, e’ una famiglia, e’ un faro, illumina chi lo abita,ma è un punto di riferimento e direzionale per l’intera comunità.
Promotori del Gruppo sono il Dott. Adelmo Di Salvatore e Ornella Gemini.
L’idea è quella di aprirne altri anche nei paesi limitrofi, per offrire un migliore appoggio alle famiglie residenti.
La prima seduta di Club si terrà il 29 Ottobre 2015 in Via Cassinelli N. 2 ore 20.30 e sarà caratterizzata da incontri settimanali il Giovedì dalle 20.30 alle 22.00. Il facilitatore di questo Club “La Speranza” sarò io .

“Ogni mattina svegliandoci, dovremmo chiederci: Chi cammina con me??”

Niki…mi accompagni e mi aiuti,  ogni istante e in ogni cosa♥ ♥

giorn


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