Eravamo insieme, tutto il resto del tempo l’ho scordato.
(Walt Whitman)
In questi giorni è morto Fabrizio Frizzi e con lui è andata via un pezzo della televisione italiana, ha condotto varietà, talent show e quiz , al suo affollatissimo funerale mi ha commossa la bella preghiera degli Artisti recitata da Carlo Conte, ve la riporto qui:
O Signore della bellezza,
Onnipotente Creatore di ogni cosa,
Tu che hai plasmato le creature
imprimendo in loro l’impronta mirabile della tua gloria,
Tu che hai illuminato l’intimo di ogni uomo
con la luce del tuo volto,
volgi su noi lo sguardo e abbi pietà di noi,
della nostra debolezza, della nostra povertà,
volgi i tuoi occhi sul nostro lavoro,
sulle nostre fatiche di ogni giorno,
guardaci, siamo gli artisti, i tuoi artisti.
Siamo pittori, scultori, musicisti, attori, poeti, danzatori,
siamo i tuoi piccoli che amano vivere sulle ali della poesia
per poterti stare più vicino,
e per aiutare i fratelli a guardare più in alto, nel tuo cielo,
e più in profondità, nel loro cuore.
Perdonaci se siamo fragili e incostanti,
ma siano uomini,
donaci la tua forza,
quella che scopriamo nella tua Parola,
quella che sentiamo nella tua grazia,
quella che riceviamo dalla tua Eucaristia,
da quel pane spezzato che è comunione, fraternità e gioia.
Ti preghiamo per noi, per tutti gli artisti, per il mondo distratto,
fa’ che possiamo aiutare tutti gli uomini
a scoprire qualcosa di Te, attraverso la nostra arte.
La nostra vita sia un canto di lode alla tua bellezza
e le nostre opere i raggi luminosi
che illuminano le strade degli uomini.
Donaci il tuo perdono e la tua benevolenza,
donaci il tuo Spirito di sapienza e di bellezza,
ispiraci con il tuo amore e la tua grazia,
e donaci ali stupende
affinché con l’arte ci innalziamo fino a te.
Te lo chiediamo per Gesù Cristo, Signore e fratello nostro.
Amen.
Ascoltate la storia delle quattro candele, molto bella♥
Nello scorso ottobre Fabrizio Frizzi era stato colto in diretta televisiva da un malore riconducibile ad una patologia cerebrale, e lo stesso conduttore, dopo un periodo di cure, disse: «Non è ancora finita, lotto come un leone, e se guarirò racconterò tutto nei dettagli, perché diventerò testimone della ricerca scientifica, la stessa ricerca che ora mi sta aiutando». Quindi il conduttore televisivo più amato dagli italiani era consapevole di essere affetto da una malattia che aveva coinvolto il suo cervello e che il suo non era stato soltanto un accidente vascolare, perché quella “ischemia” che lui stesso aveva raccontato era stata invece solo il primo campanello di allarme di una patologia che non era stata operata, ma che aveva segnato i presupposti della sindrome neurologica che lo ha condotto all’ emorragia fatale.
Fabrizio Frizzi in questi mesi di fatica fisica e psicologica, tra esami, cure quotidiane radioterapiche e chemioterapiche, effetti collaterali evidenti, controlli e riabilitazione, non si è però sottratto a vivere la vita, a continuare a lavorare in televisione, consapevole di condurre una «battaglia non facile», come lui stesso ha definito il percorso della sua patologia, nella speranza di poter vincere la sua guerra personale, come ha più volte dichiarato.
Purtroppo non è andata così, ma il suo esempio sarà di aiuto ai tanti malati che si trovano nella sua stessa condizione, che hanno la sua stessa voglia di vivere e di combattere, che non si arrendono, e che non si lasciano abbattere dalla sua morte, perché sperano di essere più fortunati di lui. E perché anche nelle gravi malattie, qualunque sia il loro percorso, terapeutico e patologico, un pizzico di fortuna ci vuole, e a volte può cambiare addirittura la prognosi.
Noi continuiamo ad aspettare la Giustizia
A Niki
“Non ti sveglierai piu’
nella tua giovinezza
non sentirai piu’ il profumo
dei fiori che ti guardano.
Non sorriderai piu’
alla vita che ti è stata strappata.
Non lotterai più
per le gioie
parlerai solo
con l’aria sottile
che ti avvolge.
A noi lascerai
il tuo sorriso bellissimo
semplice e disarmante.”
(P. Guglielmi)
Ti Amo Mammapersempre
…Un’altra Pasqua senza te…
Con l’Associazione Niki Aprile Gatti abbiamo effettuato tante donazioni e abbiamo riempito tanti “vuoti” nostri e loro, con il cuore colmo d’Amore abbiamo cercato di portare un sorriso a tanti bambini oltre che ai detenuti e ai malati, abbiamo cercato di fare il nostro meglio sia ad Avezzano che a Cosenza!
Questa è solo una minima parte delle tante cose che abbiamo fatto e dalle foto non si vede la felicità dei bambini e quanto loro riescano a dare a noi♥
Auguri di Buona Pasqua
Condividi su Facebook