“La mente dell’uomo superiore ha familiarità con la giustizia; la mente dell’uomo mediocre ha familiarità con il guadagno.”
Quello contro Gesù può essere definito “il primo processo più importante della storia”. Fu anche a tutti gli effetti il più grande errore giudiziario della storia. Accuse infondate, assenza di testimoni , pregiudizi verso l’imputato, superficialità, un giudizio rapidissimo. L’imputato più innocente della storia fu riconosciuto colpevole e condannato a morte.
Non furono trovati testimoni che confermassero con certezza le accuse mosse a Gesù, i capi dei sacerdoti cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovarono.
Il bisogno di giustizia è quindi un’esigenza avvertita da sempre dall’essere umano. È un bisogno collettivo che attraversa i tempi , rimanendo un punto fermo per l’uomo.
La stretta connessione fra diritto e potere (politico, economico, religioso) però, ha fatto sì che la giustizia sia stata esercitata per millenni nell’interesse dei più forti.
E’ di qualche giorno fa:” Ci sono altri due magistrati indagati nell’inchiesta della procura di Messina che ha coinvolto l’ex pm di Siracusa Giancarlo Longo, arrestato martedì con le accuse di corruzione, associazione a delinquere e falso. Si tratta del sostituto procuratore Marco Di Mauro e dell’ex pm Maurizio Musco, già condannato per abuso d’ufficio con sentenza definitiva in altro procedimento…”
Da questo punto di vista non è azzardato sostenere che la storia dell’uomo sia una storia di abusi e di ingiustizie, e di clamorosi errori giudiziari!
Di fronte a un potere che incide così profondamente e pesantemente su tutti noi, è inevitabile che ognuno si chieda che cosa sia la giustizia …
Dalla parole “giustizia” ci aspettiamo che sia un principio imprescindibile. Quella parola che deriva dal latino iustus, che significa “giusto”, e che come opposto da “errore”, sbaglio.
La cronaca ci fornisce ogni giorno spunti di riflessione su cosa sia giusto e cosa no e spesso si grida alla “giustizia” quando di stare zitti proprio non si può più, quando l’ (in)giustizia è “macroscopica”, ed è lì, quando è talmente spietata che non si regge il peso di quell’essere uomo che, in rispetto alla regole , non si può far giustizia da solo!
Ecco questo è il mio stato, esattamente questo!
Dopo tre anni e tante lotte
Il 4 marzo 2018 ci saranno le Elezioni politiche, nei programmi vedete se qualcuno parla di Giustizia?
“Se non è rispettata la giustizia, che cosa sono gli Stati se non delle grandi bande di ladri?”
Intanto in Siria si continua a morire…L’attacco americano è cominciato con precisione micidiale verso le dieci della sera del 7 febbraio ed è durato quasi ininterrottamente sino all’alba del giorno dopo. Una pioggia di missili e bombe lanciate da jet e droni che non ha lasciato scampo ai soldati di Bashar Assad assieme ai loro alleati russi e alle milizie sciite, tra cui diversi gruppi scelti dell’Hezbollah libanese. Pare che qualcuno tra loro con le prime luci del nuovo giorno abbia provato a sventolare bandiera bianca dal terreno sconvolto dalle esplosioni, i mezzi in fiamme (tra cui una ventina di carri armati) e i resti dei cadaveri scomposti.
Ma dove sono tutti gli altri Stati? Noi…dove siamo?
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