“I rappresentanti della Legge hanno l’obbligo di condannare i colpevoli e di assicurarsi di non fare lo stesso con gli Innocenti…..Devono evitare l’incarcerazione di un Innocente….”
(Giudice Byron White)
“Il dovere di un Pubblico Ministero non è vincere un caso, MA FARE GIUSTIZIA….Può procedere con scrupolo e vigore, ma pur colpendo duro, non è LIBERO di farlo in modo sleale. E’ suo Dovere evitare metodi scorretti, pensati per arrivare a un’incarcerazione ingiusta, tanto quanto usare ogni mezzo “legittimo” per ottenerne una Giusta…”
(Giudice George Sutherland)
Non si vuole essere vendicativi….si vorrebbe soltanto che fosse fatta Giustizia….invece qui non si fa altro che analizzare l’anatomia dell’In-giustizia…..
Questo l’Articolo uscito questo mese sul giornale…. scritto dal bravissimo Stefano Pallotta…
RESTIAMO IN ATTESA DI COMPIERE IL PERCORSO…..DELLA GIUSTIZIA (QUELLI DELL’INGIUSTIZIA LI ABBIAMO FATTI TUTTI)!!!!!!! ….INSIEME PER IL MIO NIKI….♥
Oggi voglio parlarvi di un episodio che mi ha colpita profondamente nei giorni scorsi…..
21 luglio 2014. Si è chiuso un arco temporale di dieci anni trascorsi nello straziante dolore di Grazia Gallo, madre di Romina del Gaudio. Nella tarda mattinata di quel 21 luglio, una voce anonima e spaventata registrata sul nastro del 112, avvisava i carabinieri della città del Foro, della presenza di un cadavere tra i rovi del boschetto antistante al palazzetto reale di Carditello, a San Tammaro.
“La scena che si è parata davanti ai militari prontamente intervenuti – spiega Giorgio Pace, agguerrito legale di parte – deve avere superato la più terrificante delle fantasie”. La giovane ragazza dei Camaldoli, quartiere collinare partenopeo, era stata rapita da Aversa, il 4 giugno precedente; due date, queste, scolpite anche nella mente degli assassini. A quarantadue giorni dalla sua scomparsa, la conferma alla peggiore delle ipotesi. I carabinieri entrarono nel boschetto da più direzioni facendosi largo tra i roghi, sondando ogni centimetro del sottobosco. Nella parte nord della foresta di lecci, la conferma alla telefonata anonima; il cadavere era stato trovato. Ciò che restava di un corpo femminile aveva immediatamente fugato i dubbi definitivamente dissolti dopo l’esame autoptico. L’autopsia, infatti, decretò che quei miseri resti errano ciò che restava della diciannovenne. Dilaniate dai cani randagi e dagli animali selvatici, le carni della dolce Romina, si erano fuse con quell’imperiosa natura che solo il suo spirito riuscì a proteggere. Gli esami dei Ris ricostruirono la barbara violenza che si accanì sull’innocenza di quel corpo, esile e immaturo; violentata, picchiata, accoltellata e poi finita con un colpo di pistola alla tempia. Una storia di brutale violenza che pone, Romina Del Gaudio, nel sanguinante Olimpo delle donne, vittime dell’omicidio di genere. Molti i punti oscuri e i nodi da sciogliere su un caso giudiziario che attende risposta da dieci anni: “Aspettiamo l’esito delle ultime attività investigative richieste dal Gip,Gabriella Maria Casella,a seguito del rigetto della terza istanza di archiviazione presentata dall’ufficio del pubblico ministero – precisa Giorgio Pace – Allo stato attuale, però, non abbiamo alcuna novità ma siamo fiduciosi e confidiamo sull’emersione di elementi importanti e utili ai fini dell’individuazione del o dei responsabili”. Non si sbottona più di tanto l’avvocato Pace che, insieme ai suoi associati, non ha mai mollato la presa portando il caso alla ribalta dei media nazionali, senza mai lasciare la mano dell’addolorata madre di Romina. Sono passati dieci anni dal quel 21 luglio, e lo scenario non è cambiato. Nessuna novità, dunque, su una vicenda giudiziaria che ancora scuote l’opinione pubblica e che devasta il cuore di Grazia Gallo, dei suoi familiari e di quanti attendono giustizia per Romina Del Gaudio……
Ma……quando i Dolori sono così forti e l’Ingiustizia tanto devastante…..non si sopravvive a lungo……
Si è spenta il giorno 8 settembre, la madre di Romina Del Gaudio
E’ morta senza conoscere la verità. Questo il pensiero che ha assalito la mente di quanti hanno appreso della scomparsa di Grazia Gallo, la madre di Romina Del Gaudio…..Minata nel fisico e nella mente……
Flagellata nell’animo di mamma, non si era mai arresa alla scomparsa della figlia e, spesso, pensava a lei come fosse ancora in vita: ‘Mia figlia è viva’……
A dieci anni e tre mesi dalla morte di Romina, anche la madre se n’è andata senza sapere la verità. L’avvocato della famiglia, Giorgio Pace, alla notizia della morte della donna, nell’esprimere il suo cordoglio, ha anche fatto sapere che il caso sarà seguito con la medesima energia di sempre aggiungendo che, da oggi, c’è un motivo in più per farlo….
Si muore piu’ di Ingiustizia…. di Silenzi…..di Solitudine …..che di morte naturale….Dove eravamo TUTTI NOI…mentre questa madre urlava????Si …perchè si urla anche in silenzio…..io lo so….
Come puo’ una Società Civile lasciar morire una madre senza conoscere la Verità sulla propria Figlia????? Senza Giustizia??
Come puo’ una Società Civile lasciare Libero un Assassino che in dieci anni avrà ucciso ancora e potrebbe farlo di nuovo??????
Come può una Società Civile essere tanto indifferente????????
Ciao Grazia ….perdonaci per tutto quello che non siamo stati in grado di fare e di darti!!! Sia lieve il tuo cammino ♥
……..perchè alla fin fine….c’è l’ignoranza dell’ignoranza….e mani reclutate per lavarsene le mani!!!!!
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