NIKI APRILE GATTI, LA MIA STORIA….RICOSTRUENDO IL BLOG

Ricostruendo il blog…”cancellato”…

questo è il primo post del vecchio blog…

giovedì 23 ottobre 2008

Questo sono io prima del 19/06/2008 Niki Aprile Gatti (Froid)

 immblog
Era la Vita…
i sogni…la voglia di raggiungere obiettivi, la voglia di migliorare, la voglia di amare, la voglia di creare, la mia famiglia, il mio adorato fratellino Nathan, i miei viaggi….i miei amici (quelli veri intendo..) i miei libri, le lunghe chiacchierate con mia madre sul divano di casa fino a notte fonda..quante volte discutevamo dei nostri grandi amori (ironia della sorte Roberta e Roberto) e parlavamo della vita futura dei nostri progetti….delle letture comuni, ricordi mamma il primo computer che mi hai comprato? Avevo 8 anni e la mia passione era già evidente, la mia genialità da te sempre riconosciuta e incoraggiata, poi vista ed apprezzata dagli altri! L’Università, la bella casa di roma, l’autonomia, ma ben presto vengo avvicinato per fare dei lavori di informatica, da un ragazzo di Roma universitario anche lui, che già collaborava con delle persone a San Marino. Mi ha entusiasmato subito l’idea, così iniziano le collaborazioni, prima a distanza, poi mi trasferisco….abbandono l’Università.
Ma… arriva il 19 giugno 2008 e tutto svanisce….
NEI 4 GIORNI DI CARCERAZIONE
Vengo a sapere che sei stato arrestato alle 14,30 , arrestato e perchè?? Nulla, non riesco a sapere nulla da San Marino. Mi attivo immediatamente, si attivano in me tutti i sensori, paura, panico, cosa stà succedendo? Chiamo l’unico amico “vero” che avevi ed hai a San Marino, per avere riferimenti circa l’Avvocato aziendale,
lui sicuramente qualcosa in piu’ sapeva. Lo chiamo, neanche lui sapeva ancora niente, gli dico che salgo a San Marino , ma lui mi dice che il mio andare su’ era perfettamente inutile in quanto Niki non avrei potuto vederlo perchè era in isolamento per tre giorni e che lui mi avrebbe potuto solo ripetere ciò che mi aveva già detto telefonicamente, che ci saremmo comunque risentiti in serata per le novità, se lui riusciva a sapere qualcosa in piu’. Niki è stato arrestato a Cattolica, in quanto la mattina, viene chiamato dalla madre del suo titolare/socio.. che lo avvisa che la sera precedente era stato arrestato il figlio, e lo prega di recarsi presso lo studio dell’avvocato di famiglia (oltre che aziendale) per avere notizie. In perfetta buona fede e senza alcun timore, Niki si reca nello studio dell’Avv. Marcolini, resta a parlare con lui e quando esce dal portone, viene arrestato proprio lì.Vi sembra una persona che aveva paura di essere arrestato anche lui? E’ scappato quando la madre del titolare lo ha chiamato?
Comunque il titolare e un altro tecnico di San Marino, arrestato anche lui lo stesso giorno vengono introdotti nel carcere di Rimini, Niki portato a Firenze (io vengo a saperlo solo il giorno dopo e mi viene detto che il 20 è stato trasferito da Rimini a Firenze, ma NON E’ COSI’! Niki non è mai stato a Rimini, PERCHE’? Io ho saputo che non c’è mai stato solo quando mi hanno riconsegnato le carte dal carcere, l’ingresso al carcere avviene a Sollicciano il 19 giugno 2008. Iniziano movimenti di gente che sale a San Marino, telefonate x convincermi al cambio di avvocato, ma io avendo già parlato con altri avvocati , i quali tutti mi avevano consigliato almeno per il momento, di lasciare quello aziendale, che certamente qualcosa in piu’ sulle attivita’ svolte dalle società sapeva, e che in seguito poi si sarebbe provveduto, secondo l’evoluzione a stabilire il da farsi,resto irremovibile, urlo per telefono a tutti, l’Avvocato per il momento deve restare Marcolini. A mia insaputa e senza alcun rispetto della famiglia, il giorno 20 giugno alle ore 20,58 viene spedito a mio figlio un telegramma dalla sua stessa abitazione in questi termini :
” DEVI NOMINARE L’AVVOCATO……” notate l’ORDINE…… e Niki lo riceve il 21 giugno con 3 giorni infernali (immagino) e di isolamento alle spalle, Voi che avreste fatto???? Che ne sapeva lui di quello che stava succedendo fuori? Lui esegue…………. (Io leggo il telegramma e lo vedo solo molto tempo dopo, quando riprendo le carte dall’Avvocato)Intanto io salgo a Cattolica, è domenica 22 dopo aver parlato continuamente al telefono con Marcolini nei giorni precedenti, ma dovevamo aspettare l’interrogatorio del lunedì 23 a Firenze, per vedere effettivamente le cose come stavano, dico all’Avvocato del fatto che c’erano pressioni per il cambio di Avvocato e che mi era stato anche ventilato, che probabilmente era stato fatto un telegramma, ma lui mi rassicura dicendomi che non glielo avrebbero dato (data la condizione di isolamento). Così, rassicurata, parto per Firenze, rimanendo con l’Avvocato, che ci saremmo visti il lunedì mattina in Tribunale a Firenze.
Il lunedì mattina, arriva il blindato della polizia penitenziaria e ti riesco solo a intravedere fra sbarre e gabbie lì dentro, mi si stringe il cuore…il mio prezioso, adorato Niki…. Il blindato entra nel retro del tribunale, io lì, non mi fanno salire in aula, riservato solo agli avvocati…..e come posso vederti???? Piango ..di un pianto disperato e disperante. L’Avv. Marcolini con altri dello studio arriva in leggero ritardo, sale e mi chiama da fuori la porta dell’aula dove niki stava già parlando con i PM dell’indagine con un altro Avvocato……A Marcolini dicono che è stato ricusato…A me crolla il Mondo …dico..e adesso??? Chi è questo nuovo avvocato??
Una donna mi dice Marcolini, e comunque aggiunge, in questa fase si sarebbe dovuto avvalere della facoltà di non rispondere….Io piango, urlo, non sò che fare fuori a quel tribunale, mi metto lì fuori ad aspettare dovrà uscire questo nuovo avvocato per sapere qualcosa e mi faccio fare una rappresentazione della donna… intanto dopo 4 ore esce Niki, io vedo il blindato che si muove per riprenderlo e gli corro dietro, voglio vederlo, devo vederlo, noi ci siamo sempre capiti con lo sguardo, gli volevo lanciare il messaggio:” insieme usciremo da tutto questo, da questo incubo, ce la faremo!! Quanto ho sperato di svegliarmi da un momento all’altro…ed invece stava accadendo davvero a lui e a me…
Gli agenti iniziano ad urlare di allontanarmi, dovevo stare almeno a 20 metri di distanza….avrebbero arrestato anche me, se non mi fossi tenuta a tale distanza, e io piangevo come una disperata e cercavo il piu’ possibile di avvicinarmi, mi sembrava essere entrata in un vortice di follia e di folli.Comunque Amore ti vedo e mi vedi ma un agente ti gira con le mani la testa dal lato opposto…..CHE DOLORE….IL NOSTRO ULTIMO SGUARDO e di corsa ti hanno rinfilato dentro al blindato con le gabbie e i lucchetti….come se avessero arrestato Riina…..26 anni, una ipotesi di truffa informatica… quanti pianti dopo che sei andato via, l’hai visto l’ultimo bacio che ti ho mandato??? Perchè tanta violenza??? Perchè non si distingue??
Ricordo una frase celebre che diceva “Bisogna distinguere , per evolvere”….
Comunque parlo con l’Avvocato quando esce e chiaramente mi dice che lei doveva studiare il caso e che Niki aveva voluto parlare perchè doveva spiegare il suo lavoro e che per lui era importante spiegare ed uscire di lì. Chiedo di vederlo anche in loro presenza, anche per pochi minuti, ERA IMPORTANTE ,l’Avvocato si
attiva per questo ma tutto inutile , la prassi da rispettare sono le 48 ore successive all’interrogatorio……..piango tanto, mi faccio perfino accompagnare davanti al carcere, volevo vedere dove eri….. Che brutto, il mio prezioso Niki era lì…..tanto amato, tanto curato, il mio preziosissimo fiore… torno ad Avezzano..
Non sono state sufficienti le 48 ore ….dopo appena 20 ore era tutto FINITO, finiti i sogni Finita la tua e la mia vita………….
Il giorno 24 giugno 2008 alle ore 13,15 mi arriva una telefonata sul cellulare, e ripeto CELLULARE con tono freddo mi dice: lei è la mamma di Aprile Gatti Niki?
ed io : Si – e la voce metallica: è il carcere di Sollicciano, una brutta notizia, suo figlio si e’ SUICIDATO. – Mi scoppia tutto , il cuore il cervello, si può essere piu’ insensibili???? e se ero in macchina e andavo a sfragellarmi?? e se mettevo a rischio la vita di altre persone??? L’Ispettore Capo della Polizia di Avezzano mi ha dichiarato che non sono queste le procedure, il carcere doveva avvisare loro, e poi loro sarebbero venuti a casa anche con la psicologa, per darmi una tale notizia.
Ora io mi chiedo: PERCHE’ NON E’ STATA SEGUITA LA PROCEDURA?? PERCHE’?
Il dolore…… indicibile, sarebbe stato lo stesso identico, ma mi domando e vi domando perchè dovevo subire questo shock????
Dopo due giorni l’autopsia, finalmente il venerdì mi riprendo il mio adorato figlio,
allevato con l’amore piu’ profondo (ero separata) un rapporto esclusivo io e lui, me lo ridanno che non lo posso neanche toccare……….mio Dio che DOLORE…
Il funerale …no, non poteva essere, mi ha lasciato qualcosa di scritto???? NO, NIENTE……………. Niki non mi avrebbe mai lasciata, e ancor meno mai in silenzio
Vogliono farmi credere al suicidio, ma nemmeno per un attimo ho creduto….Niki era consapevole della sua genialità, del suo riuscire a districarsi in ogni occasione, Niki non aveva mai avuto problemi con la giustizia, Niki non era mai entrato nemmeno in visita ad un carcere, Niki non doveva essere trattato in questo modo, caro garante dei detenuti Dr Franco Corleone, vede, apprezzo le sue parole, ma Lei doveva garantirmi “prima” e vede che le sue dichiarazione al giornale “La Repubblica” del 25/06/2008……”forse si è scoraggiato pensando a una lunga detenzione(e chi lo poteva dire? mia domanda)e poi…so che aveva cambiato avvocato, altro segnale di inquiestudine.”no, lui non avrebbe cambiato avvocato se non gli avessero fatto recapitare il telegramma con : “DEVI nominare”……. Che DOLORE e che BRUTTA STORIA…
IL FURTO
Il 19 Luglio 2008 , mando su a San Marino, mio marito e mio cognato, per parlare con il proprietario, per farci concedere del tempo (eravamo tutti distrutti) per liberare l’appartamento di Niki dal mobilio e dai suoi effetti personali, aprono la porta, regolarmente chiusa e….tutto completamente SPARITO….tutto, neanche una maglia mi hanno lasciato, per risentire il suo profumo…. spariti i COMPUTER il mobilio, tutti gli effetti personali, il portafoglio, le carte di credito, la corrispondenza arrivata anche dopo il 19 giugno, le chiavi di casa nostra che aveva Niki, insomma razziato e pulito, pronto da riaffittare…..dove sono finiti?????? Chi detiene tutto?
MA CHE COSA SAPEVA MIO FIGLIO E CHE COSA AVEVA NEI SUOI COMPUTER O FRA LE SUE CARTE TALI DA GIUSTIFICARE TUTTO QUESTO???
Sapeva cose che non doveva rivelare?????
Possedeva cose che potevano aggravare la situazione dei 17 che erano già in carcere o di chi addirittura ci poteva finire???
“CHI” ha dato questi ordini??
La mano che ha eseguito potrebbe essere anche forse la stessa, aiutata dai suoi amici e suoi familiari ( e possiamo immaginare perchè e per cosa l’abbia fatto), ma gli ordini chi li dava??
Certo è che, se fosse stato un suicidio “normale” , non ci sarebbe stato il cambio di avvocato, non ci sarebbe stato il furto, a che prò io non posso difendere mio figlio non avendo piu’ niente?? Io non posso ricostruire una sana e corretta storia di mio figlio a San Marino, le Società in cui lavorava e tutte le persone intorno a lui dal giorno del funerale sono scomparse, anche oggi, che stò combattendo questa battaglia, loro sono assenti, non sono interessati a scoprire la verità??? E perchè?? Si dichiaravano tutti “amici”….. e che amici!!!
Mio figlio era già deceduto, penalmente il suo processo era finito, quindi a chi interessava la pulizia dell’appartamento??
MIO FIGLIO DEI 18 E’ STATO L’UNICO CHE NON SI E’ AVVALSO DELLA FACOLTA’ DI NON RISPONDERE, E’ L’UNICO AL QUALE HANNO CAMBIATO AVVOCATO, E’ L’UNICO CHE NON C’E’ PIU’….. ED E’ L’UNICO DI CUI NON SI HA PIU’ NIENTE.
AIUTATEMI A CAPIRE E A SCOPRIRE LA VERITA’
Ma passiamo alla restituzione dal carcere della documentazione….dopo l’apertura del fascicolo da parte del PM che si occupavadel suicidio in carcere per “ipotesi” di suicidio, passano i 90 giorni e definiscono il tutto come suicidio e archiviazione del caso. Ma andiamo a vedere….. anche qui….cosa accade…
La nostra opposizione all’archiviazione
Nel diario del carcere, due giorni prima del “suicidio” si legge che Niki chiedeva di essere messo” con italiani e comunque con persone tranquille”(da qui già possiamo vedere che ci teneva alla sua vita,diversamente, avendo il proposito suicida, avrebbe risposto, mettetemi con chi volete, tanto sò io cosa fare!) viene messo in cella con un Tunisino e un Marocchino dai trascorsi tutt’altro che tranquilli, (tossicodipendenti, violenti, ecc.. ) anzi con “sorveglianza assidua” ….entrambi!!! (diciamolo ..proprio il contrario di quello che aveva chiesto…)
C’è il verbale di un Agente che dichiara che Niki verso le ore 10 discorreva con lui circa il processo, dice che era tranquillo, …..autopsia ora del decesso ore 10.(dove hanno parlato?? non è specificato)
L’utilizzo di un solo laccio è di per sé idoneo a causare la morte per strangolamento di una persona. Ma certamente non idoneo a sorreggere il corpo di Niki, del peso di 92 chili. Inoltre non si comprende come possa essere stata consumata l’impiccagione quando nel bagno non vi era sufficiente altezza tra i jeans e il piano di calpestio del pavimento.
Franco Corleone (garante dei detenuti di Firenze) dichiara sul quotidiano La Repubblica del 25/06/2008, di aver parlato con il direttore del carcere e che questi gli ha riferito che Niki aveva avuto la sua ora d’aria (9.30/10.30) e al rientro era entrato in bagno ed aveva effettuato il tutto…. (autopsia ora del decesso ore 10) ……..
Le foto viste da me (che strazio..) del carcere, è in pigiama…….(aveva 2 paia di jeans e quindi ne avrebbe comunque avuto uno per legarlo alla finestra, e poi non penso che per fare quel gesto, si sarebbe rispogliato…) e quindi secondo me non è mai uscito da quella cella…ma c’era l’ora d’aria e come ho letto su molti articoli di informacarcere, in quell’ora puo’ succedere di tutto…. è l’unica ora in cui le celle sono aperte….
Ma dico io tutta questa alta sorveglianza dov’era??
E la sorveglianza a mio figlio che era la prima volta che entrava in un carcere??? la chiamata al 118 è delle ore 11.15 (autopsia ora del decesso ore 10) Certo era guardato a vista….!!!
Contrastano fra di loro le dichiarazioni a verbale, dei due detenuti che erano in cella con lui , il primo dichiara di essere uscito per andare in farmacia e al rientro chiede all’altro di Niki … questo risponde: e’ andato ai passeggi. Alla medesima domanda l’altro dichiara che gli ha risposto che Niki era in bagno a lavare i panni. Insomma Niki dov’era?? in una cella di 2 mt e il bagno senza chiave??? Viene trovato lì….. ma perchè non coincidono le deposizioni????
Insomma, Niki è mai uscito da quella cella? a che ora? cosa è accaduto dentro quella cella maledetta????
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In data 10 Ottobre 2008, si apprende dalla Cancelleria della Procura di Firenze, che risultava smarrito l’atto di opposizione alla richiesta di archiviazione presentato entro i termini in data 30 Settembre (sono cose che possono accadere) ma per fortuna non lo aveva smarrito il mio avvocato che in data 10/10/2008 (fuori termine) lo ha ripresentato con il timbro apposto 30/09/2008 (non oso immaginare se lo avesse smarrito anche il mio avvocato……….)
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Ho letto su un articolo pubblicato su informacarcere da un detenuto, diceva che sul muro di un bagno un uomo che si è suicidato, prima ha scritto questa frase: “un solo uomo può farti toccare il cielo e poi farti finire sotto terra” e dice che l’hanno lasciata lì…… ma quando si arriva lì dentro è già troppo tardi, bisognerebbe scriverla sui muri di tutte le città…..
Se guardiamo l’inchiesta e vediamo i personaggi coinvolti, certo ci è difficile credere che certi meccanismi siano comprensili o attuabili da un ragazzo di soli 26 anni…..
Stringiamoci perchè i nostri figli sono la cosa piu’ preziosa e non possiamo permettere certi giochi, da qualunque parte essi provengano!!!
Con Amore
Ornella Gemini
Perchè non coincide niente??
AIUTATEMI
niki e Na qui ero io e il mio fratellino felici …sul letto di mamma…….

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6 pensieri su “NIKI APRILE GATTI, LA MIA STORIA….RICOSTRUENDO IL BLOG

  1. Carlo

    Scompare il blog di Niki. Persino, il ricordo, la memoria non viene tollerata… ma se, nel 2014, non s’è, nemmeno, ancora compreso che la parola: GUERRA, non dovrebbe più esistere neppure nei vocabolari, significa che l’uomo, oltre a non aver compreso nulla, è un elemento incorreggibile.

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  2. Andreina Ghionna

    Due persone normali, mamma e figlio, che si ritrovano catapultati in un mondo di cui non sanno nulla, di permessi da chiedere, da documenti da fare, per poter parlare un attimo l’uno con l’altro.
    Pensate l’assurdità, l’angoscia, l’incredulità di sapere che tuo figlio è dentro quelle mura…ma tu non ci puoi parlare. Pensate che chiunque sia accusato di un’ipotesi di reato di truffa informatica, non va in un carcere di massima sicurezza, va a casa e magari la sera pure al bar. Di pirati del web ne è pieno il mondo, avete mai scaricato un film appena uscito nelle sale? Ecco, siete dei truffatori informatici.
    Niki era in un carcere di massima sicurezza dove non è stato rispettato nemmeno da lontano il protocollo di “primo ingresso”, Niki entrava in carcere da incensurato…ma lì non doveva proprio entrarci.

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  3. Annalisa

    …che persona splendida Niki!amato e benvoluto da tutti! la mia stessa età, stessa città natale, tantissime amicizie in cumune… sempre sorridente, solare, disponibilissimo all’aiuto. avevamo forse 15 anni quando ci siamo conosciuti. Non credo nel modo più assoluto alla teoria del suicidio. Non gli appartiene proprio .. Spero per la sua mamma che si arrivi presto a trovare i colpevoli e che questi paghino duramente per quello che hanno fatto a Niki.
    Annalisa

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